La tallonite è una infiammazione piuttosto dolorosa a carico del tallone, quindi della parte posteriore del piede, detta anche retropiede. Il termine medico per definire questa patologia è talalgia plantare, mentre la sindrome dolorosa viene detta dolore calcaneare, dato che interessa l’area del calcagno.

Un’overdose di termini tecnici per parlare di un problema abbastanza diffuso, che può avere diverse origini, tra cui traumi (capita spesso agli sportivi) o malattie del metabolismo (ad esempio può essere un sintomo della neuropatia periferica legata al diabete o la gotta), ma che nelle donne giovani è piuttosto associata all’uso di calzature sbagliate.

Ebbene sì, scarpe troppo strette e tacchi altissimi indossati per troppe ore tutti i giorni, possono provocare la tallonite. Altre possibili cause sono la fascite plantare, ovvero l’infiammazione dei fasci di muscoli e nervi della pianta del piede, un’infiammazione del tendine d’achille (quello del calcagno), lo sperone calcaneare (formazione anomala di un callo osseo). Anche fattori come il sovrappeso e l’invecchiamento possono predisporre alla tallonite. Quali sono i sintomi che caratterizzano questa patologia dei piedi?

Il sintomo principale è, naturalmente, il dolore, che si manifesta soprattutto al mattino, quando ci si alza, un bruciore che si irradia dal tallone al calcagno e che a seconda della causa si può percepire internamente al piede o piuttosto nell’area esterna. Quali sono i rimedi alla tallonite? Dipende dall’origine del problema, una cosa che sicuramente non si deve fare è trascurare questa infiammazione, perché potrebbe cronicizzarsi e finire per compromettere la deambulazione. Per questo motivo, se percepiamo un dolore plantare persistente, dobbiamo recarci dall’ortopedico o dal podologo e sottoporci ad una visita accurata.

Una radiografia al piede potrà svelare se a provocare l’infiammazione sia uno sperone calcaneare, o piuttosto una tendinite, e in ogni caso le cure consistono soprattutto in tanto riposo e nell’uso di plantari e fasce elastiche. Il tallone non deve essere sollecitato fino a quando l’infiammazione non si sia risolta da sola, e per alleviare il dolore si può usare la borsa del ghiaccio applicata sulla parte, e assumere farmaci analgesici. Esercizi mirati, fisioterapia e mesoterapia sono altrettante cure efficaci per accelerare il processo di guarigione. Naturalmente niente tacchi in questo periodo di convalescenza, ma solo calzature comode e, nei casi più gravi, l’uso temporaneo delle stampelle. In genere la tallonite guarisce in due-tre settimane, quindi non angosciatevi troppo. Una volta superato il problema, però, è importante evitare le recidive indossando calzature comode e usando sempre i plantari su misura.

Foto| di quinn.anya per Flickr

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ultimo aggiornamento: 14-05-2013