27 maggio 2013 ore 11:50 – Altri elementi agghiaccianti si aggiungono al dramma raccontato dal femminicida di Fabiana Luzzi. Da quanto reso noto ai carabinieri da parte del “fidanzatino”, la ragazza ha cercato di difendersi prima di morire bruciata dalle mani dell’omicida.

Era ferita per le coltellate inflitte dopo una lite furente nata in seguito alla scenata di gelosia di lui, ma Fabiana ha reagito e gli si è gettata addosso cercando di fermarlo e di versare a terra la benzina. Poi, non ce l’ha fatta più: forse perché troppo indebolita dai colpi che le erano stati inferti, è ricaduta a terra ed il giovane, nonostante Fabiana lo abbia pregato di non farlo, è riuscito a cospargerla di benzina e darle fuoco. Da dove può provenire tanta crudeltà?

Tutti sono contro il ragazzo, tutti vogliono giustizia, tranne la mamma di Fabiana che, con generosità, nonostante le abbia strappato il dono più grande della sua vita e sia dilaniata dal dolore commenta riferendosi all’omicida: “Anche quel ragazzo è una vittima”.

L’Italia è sotto shock nuovamente. Ancora un’adolescente morta a causa della cattiveria di un coetaneo. Questa volta non solo a causa di parole crudeli, ma con un’azione criminale. Si tratta del caso di Fabiana Luzzi bruciata viva dal fidanzato dopo averlo rifiutato.

E’ accaduto ieri a Corigliano Calabro. Fabiana quindicenne, sedicenne il mese prossimo, è stata accoltellata e, quando ancora era in vita, data alle fiamme. Il ragazzo voleva fare sesso con lei, ma Fabiana voleva chiudere con quel ragazzo possessivo e violento. Il ragazzo dopo aver raccontato di essere stato aggredito -presentava delle ustioni sul volto- ha confessato la verità nel corso dell’interrogatorio: era lui l’assassino.

A poche ore dall’efferato omicidio, tra gli amici che commentano sulla pagina Facebook di Fabiana, molti messaggi di tristezza ma anche di sdegno e disrezzo per quel mostro che l’ha uccisa allontandola per sempre. Molti invocano giustizia, altri la pena di morte per il “fidanzatino” assassino. Tra tutti un commento che rimarrà stampato nei ricordi di tutti, indelebile, perchè comunica una rabbia inconfondibile:

“Cara Fabiana, scrive Cinzia, tu riposa in pace. Colui che ti ha fatto questo dovrebbe bruciare all’inferno”.

Gli insegnanti lo descrivono solamente come “un ragazzo irrequieto, ma molto intelligente e con un carattere forte”. Ma evidentemente la gelosia e la rabbia in lui erano spropositate. Ora è accusato di omicidio volontario, e da ieri è nel carcere minorile di Catanzaro. Non c’è pietà per il ragazzo crudele:

“Che essere crudele come ha potuto fare una cosa del genere? Le leggi italiane fanno schifo. Ci vorrebbe la pena di morte o comunque dovrebbe pagare per ogni giorno della sua vita”.

Via | CrimeblogCorriere

Foto | Fabiana Luzzi @facebook

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ultimo aggiornamento: 27-05-2013