Supermercato, profumeria o web: dove preferite acquistare i vostri cosmetici? Se vi allineate con la maggior parte degli italiani vi si può immaginare mentre vi aggirate fra gli scaffali della grande distribuzione cercando di capire da sole qual è il prodotto più adatto a voi. Infatti anche se i consumatori che decidono di acquistare prodotti per la cura del corpo in supermercati e ipermercati sono in calo, la grande distribuzione rimane il canale di vendita preferenziale.

Ad affermarlo sono gli esperti di Unipro, l’Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche, che questa mattina hanno presentato in anteprima a Roma, nella splendida cornice di Palazzo Wedekind, il Beauty Report 2013, il rapporto annuale sul valore dell’industria cosmetica in Italia.

Giunto alla sua quarta edizione, il rapporto è frutto di un’indagine che ha coinvolto più di 2 mila partecipanti, tutti maggiorenni.

Un settore che non teme la crisi

Nel settore cosmetico prevale la tenuta rispetto all’indebolimento sia sul fronte delle aziende che su quello speculare dei consumatori

ha spiegato Fabio Rossello, Presidente di Unipro.

Se, infatti, è vero che gli italiani hanno ridotto i consumi nel settore estetico dell’1,8% rispetto al 2011, il consumo non è calato in quantità. Piuttosto, come ha spiegato Gian Andrea Positano, Direttore del Centro Studi di Unipro,

c’è una redistribuzione nei canali che ha portato a una riduzione nel valore, ma non nel volume dei consumi.

In altre parole, anche nei periodi in cui si deve “tirare la cinghia” l’italiano non rinuncia a prendersi cura del proprio corpo, ma cerca un modo per risparmiare. Non a caso hanno successo sia le vendite porta a porta, sia quelle per corrispondenza, che ormai hanno superato le vendite in erboristeria.

Con un minore potere d’acquisto ci si è spostati verso prodotti che hanno un prezzo più basso, ma in Italia il cosmetico continua ad essere un valore indispensabile

ha sottolineato Rossello, aggiungendo che

il sistema italiano è riconosciuto a livello mondiale per il suo valore.

Spesso, infatti, cosmetici venduti da brand stranieri sono, in realtà, prodotti in Italia e nell’ultimo anno le esportazioni sono aumentate del 7%.

Fai da te esente da rischi?

Alla luce di questi dati viene da domandarsi se tutto questo fai da te non aumenti il rischio di scegliere prodotti non adatti alla propria situazione. Per di più anche i prodotti cosmetici vantano sempre più proprietà benefiche e, quindi, non è da escludere che sorga il dubbio dell’esistenza di altrettanti effetti collaterali.

Da questo punto di vista sembra che i consumatori che per risparmiare, o per puro amore dell’indipendenza nell’acquisto, decidono di rinunciare ai consigli del profumiere, dell’erborista o del farmacista abbiano poco da temere. Le aziende, infatti, tendono a immettere sul mercato prodotti che si autopromuovono, dotati di foglietti illustrativi simili in tutto e per tutto a quelli che per legge devono accompagnare i farmaci.

Tuttavia, anche se, come ha sottolineato Rossello, non sono pochi i casi in cui il consumatore non vuole una consulenza durante l’acquisto,

l’industria si impegna molto nella formazione del personale di vendita, anche perché il prodotto cosmetico sta iniziando ad avere una sua complessità.

Anche il consumatore è diverso, più preparato, quindi anche il personale di vendita deve essere preparato.

Oggi capita spesso che un consumatore sappia già cosa sta cercando, ma secondo Jean Luc Michelot, Presidente del Gruppo Vendite Profumerie di Unipro, il personale di vendita può essere una fonte di preziosi consigli per risolvere il problema, e, quindi, rappresenta un valore aggiunto nel momento dell’acquisto.

All’azienda piace molto che il prodotto venga proposto, con i campioncini da provare a casa

ha spiegato Michelot.

Insomma, anche se la maggior parte dei consumatori – secondo Nadio Delai, Presidente di Ermeneia, l’azienda di consulenza che ha curato l’indagine, ben il 53% – è ormai abituato ad “autoprescriversi” i cosmetici, sembra proprio che le aziende continuino a voler investire nelle “coccole” ai propri clienti. Che, stando ai dati che vedono aumentare sempre più il successo della cosmesi in farmacia, in fondo in fondo hanno ancora voglia, in barba al risparmio, di farsi coccolare un po’ nella scelta.

Fortunatamente, ciò che emerge da questa presentazione del Beauty Report 2013 sembra essere la possibilità di fidarsi sia del personale che troviamo nei negozi, sia delle sempre più dettagliate informazioni riportate sulle confezioni. Qualunque sia il vostro caso, il risultato di una buona scelta è fondamentale, soprattutto se, come ha ricordato Rossello,

il cosmetico ci aiuta a stare bene con noi stessi e questo è l’unico modo per stare bene anche con gli altri.

Foto | @si.sol.

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ultimo aggiornamento: 04-06-2013