Popolarmente definita “la malattia del bacio”, la mononucleosi è una patologia infettiva di natura virale molto contagiosa, che si trasmette proprio attraverso il contatto con la saliva (da cui il collegamento con i baci).

Naturalmente, può bastare anche meno, come lo scambiarsi lo stesso bicchiere, spazzolino da denti o cibo, più raro il contagio attraverso il contatto con oggetti toccati dalla persona infetta. La malattia del bacio fa parte delle infezioni provocate dalla’Herpes virus, proprio come il fuoco di sant’Antonio o il classico Herpes simplex che provoca la “febbre del labbro”.

Come si manifesta questa malattia?
Ricapitoliamo brevemente i sintomi della mononucleosi:

Come facilmente intuibile proprio dalla sintomatologia, la malattia del bacio colpisce soprattutto le prime vie aeree e le ghiandole del collo, e i tempi di incubazione sono alquanto lunghi (anche 2 mesi), perché l’Herpes virus si “annida” nei linfonodi e attende il momento opportuno per scatenare l’infezione. Una volta che la mononucleosi si manifesti attivamente, come possiamo curarla? Per quanto riguarda la terapia farmacologica, trattandosi di una malattia di origine virale non necessita di antibiotici, semmai il medico, per accelerare i tempi di guarigione, potrebbe prescrivere degli antivirali specifici per debellare l’Herpes virus.

Naturalmente potremo assumere un antipiretico per abbassare la febbre se dovesse salire oltre i 38° e mezzo, e qualche blando analgesico e antinfiammatorio per alleviare il mal di gola. La cura migliore, la più efficace per recuperare rapidamente le forze è, però, il riposo. Il sonno aiuta infatti l’organismo a combattere meglio il virus e consente di evitare le recidive, che comunque sono abbastanza rare. Durante la fase attiva della malattia meglio alimentarsi in modo leggero, preferendo cibi semiliquidi per non affaticare la gola. Per il resto… tanta pazienza!

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ultimo aggiornamento: 06-06-2013