Gli assorbenti interni sono stati un’invenzione in grado di migliorare notevolmente la vita delle donne durante le mestruazioni. Invisibili, pratici, li metti e te li dimentichi, e ciò consente una libertà di movimento, anzi, di gestione del corpo impensabile con i soliti assorbenti esterni, con o senza ali.

Grazie ai tamponi siamo in grado persino di andare al mare, o in piscina, a farci un bagno, per non parlare della comodità quando pratichiamo attività sportive o vogliamo indossare un bel vestito aderente. Tuttavia, anche gli assorbenti interni vanno usati con criterio, perché sebbene studiati apposta per ridurre lo stress da mestruazioni, questi piccoli tamponcini compatti possono creare qualche problema.

Innanzi tutto, dobbiamo curare particolarmente l’igiene. Nessun assorbente interno dovrebbe rimanere mai troppo a lungo nel nostro corpo, perché il rischio (grosso), è quello di favorire, attraverso il ristagno del sangue mestruale, un’infezione vaginale. Per questo cerchiamo di non tenerli per più di 6 ore consecutivamente addosso, e per la notte, preferiamo un buon assorbente esterno. In pratica usiamo gli interni solo quando ci serve veramente sentirci libere nei movimenti. C’è un’altra questione importante relativa ai tamponi interni: hanno una scadenza?

Scommettiamo che non vi siete mai poste il problema… In realtà, niente paura, si tratta di una data di scadenza molto lunga, di solito anni a distanza dall’acquisto. Quindi, a meno che non vi ritroviate con confezioni ancora intatte di 10 anni fa, cosa alquanto improbabile, non dovrete fare altro che controllare la scadenza stampigliata nella confezione e attenervi a quella. Quanto alla corretta conservazione, la cosa migliore è lasciarli nella loro scatolina in un cassetto della propria stanza o del bagno, (non sparsi per borse e zaini vari) in modo che si mantengano integri e pronti per l’uso. Tutto chiaro?

Foto| di ecastro per Flickr

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ultimo aggiornamento: 19-06-2013