Donne americane sempre più avvezze ad alzare il gomito. Questo il risultato di una ricerca fatta dai Centri per il Controllo e la prevenzione delle Malattie sparsi nel territorio statunitense, che hanno analizzato il fenomeno del binge drinking. Questa pratica sarebbe, né più e né meno, l’assunzione di cinque o più bevande alcoliche in un lasso di tempo limitato, indipendentemente dal tipo di alcolico o di alcolici consumati e al fine unico di raggiungere un’ubriacatura immediata.

Ebbene, pare che le signore a stelle e strisce di qualsiasi età si siano dimostrate particolarmente avvezze alla sbronza, in passato attribuita soprattutto agli uomini. I dati infatti la dicono lunga su questa attitudine, mostrando come nel decennio che va dal 1992 al 2002, il numero delle bevitrici regolari negli USA sia salito del 10% per le donne di razza caucasica e del 9% per le afroamericane.

Il ritratto della viziata dalla bottiglia è quello della donna bianca americana, di ceto medio-alto ed istruita, più incline di afro, indiane e asiatiche a ubriacarsi, soprattutto col vino (il 50% delle donne rispetto al 20% degli uomini ne fa uso). Per ciò che riguarda l’età: le ragazze del college sono le più portate al binge drinking (il 24% del totale), a seguire le donne fra i 45 e i 64 anni che sono un buon 10% e in ultimo le over 65 che arrivano al 3%. Per il primo e l’ultimo gruppo la frequenza delle ubriacature è di tre volte al mese all’incirca.

Il dato più preoccupante è che in America è cresciuto, parimenti al numero delle bevitrici, anche quello dei pericoli al volante. Dal 1998 al 2007 il numero di donne arrestate per guida in stato di ebbrezza è salito del 30%. E allo stesso modo, fra il 1999 e il 2008, è cresciuto anche il numero di giovanissime portate in pronto soccorso perché vittime di intossicazione da alcolici: ben il 52% in più. Un dato decisamente allarmante che lascia intendere come l’abitudine al bere sia diventata sempre più pericolosa.

Se pensiamo poi che noi donne metabolizziamo gli alcolici più lentamente rispetto agli uomini (con tutte le aggravanti del caso) e che per tutti bere con regolarità significa accorciare la propria vita di 20 anni, comprendiamo come serva più testa e meno indulgenza nei confronti del bicchiere. Tanto più se siamo alla guida e trasportiamo altre persone. Anche se la ricerca è made in USA e riflette dei dati “locali” noi di Pinkblog ci sentiamo di fare le raccomandazioni di rito anche alle nostre lettrici.

Soprattutto adesso che l’estate è iniziata e che la voglia di divertirsi, fare tardi e lasciarsi andare è più forte che mai: mettete giudizio e fatelo mettere anche a chi è con voi. Bere non è solo una sorta di pozione dell’oblio che ci ottunde e ci fa scordare le cose (il che praticamente è come non essere neppure presenti in un luogo), ma ci espone anche a rischi di molestie, visto che siamo meno ricettivi e meno pronti alla fuga in caso di pericolo. Vogliamo davvero rischiare?

Via | Ansa
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ultimo aggiornamento: 23-06-2013