Le recenti statistiche sulle condizioni generali di salute della popolazione italiana ci dicono che le malattie della tiroide sono in aumento, specialmente tra la popolazione femminile. Le cause possono essere svariate (da una dieta povera di iodio a predisposizione genetica), ma nella maggior parte dei casi non si tratta di patologie gravi, e comunque possono essere tenute sotto controllo.

La tiroide è una delle ghiandole endocrine più importanti del nostro corpo, secerne due ormoni – T3 e T4 – attraverso i quali regola diverse funzioni del corpo, soprattutto metaboliche. Si trova sulla gola e per esaminarla può essere sufficiente una palpazione da parte del medico. Quali sono le più comuni affezioni che la possono colpire?

  • Una delle più comuni è l’infiammazione della ghiandola, la tiroidite, che può essere acuta o cronica e le cui cause sono diverse. Ad esempio l’origine potrebbe essere autoimmune (tiroidite di Hashimoto), oppure un trauma meccanico, o anche un’infezione batterica o virale
  • Il cosiddetto “gozzo“, invece, è l’ingrossamento della tiroide, che può avere un’origine patologica (ad esempio essere provocata da un iper funzionamento, detto ipertiroidismo), oppure non essere associato a nessun disturbo specifico
  • I noduli alla tiroide sono ugualmente molto comuni, possono anche essere del tutto asintomatici. Tuttavia, una volta scoperti, se ne dovrà indagare l’origine
  • Tumori. In genere benigni, i tumori della tiroide difficilmente sono pericolosi, vanno comunque rimossi o curati
  • Ipotiroidismo. E’ determinato da una insufficiente produzione di ormoni tiroidei, e si scopre attraverso gli appositi dosaggi ormonali. Si tratta di una patologia che dà sintomi diversi e sfumati, infatti non sempre è facile giungere ad una diagnosi. Tra i segnali più comuni: aumento di peso, depressione, polimenorrea e successivamente amenorrea, perdita di capelli e pelle secca e fragile, senso costante di freddo, irritabilità, sonnolenza, rallentamento delle facoltà mnemoniche
  • Ipertiroidismo. Speculare al precedente disturbo, è determinato da un eccesso di ormoni tiroidei del sangue e un conseguente aumento del metabolismo. Tra i sintomi: dimagrimento, occhi sporgenti, tachicardia, prolattina alta, insonnia, tremori, eccitabilità

Quali sono i test da fare per scoprire se abbiamo qualche problema alla tiroide? Come anticipato, innanzi tutto ci sono degli esami del sangue per monitorare i livelli ematici degli ormoni T3 e T4 e la presenza degli anticorpi TPO che possono segnalare una tiroidite autoimmune (di Hashimoto). Per scoprire eventuali noduli o tumori, poi, si precederà ad una TAC, oppure una risonanza magnetica o una scintigrafia. Per valutare la natura di un nodulo, poi, il medico potrebbe prescrivere l’esame dell’ago aspirato. In ogni caso non dovete preoccuparvi, anche dovessero rimuovervi la tiroide, attraverso la terapia ormonale sostitutiva potrete continuare la vostra vita senza nessuna limitazione.

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ultimo aggiornamento: 26-06-2013