I rapporti di coppia sono un lavoro a tempo pieno. Non bisogna mai distrarsi e soprattutto non bisogna mai dare troppo per scontato l’altro, anche dopo anni di vita insieme, anche quando si ha la sensazione che tutto sia ormai stato vissuto e che il futuro sia una passeggiata in riva al mare. Stare insieme significa rinunciare a un pezzettino di sé. Non molto, giusto una piccola fetta, per far spazio all’altro e soprattutto per accettarlo così com’è.

Non è facile trovare un compromesso e decidere a quale pezzettino rinunciare: abitudini differenti, caratteri spesso non complementari, lavoro stressante, piccoli problemi di quotidianità, figli, famiglie, casa e tanto altro sono tutti elementi complessi da armonizzare e che a volte faticano a concertare. Non si può neanche pensare che certe cose siano istintive subito. Gli innamorati sono due estranei che formano una nuova famiglia: non è cosa da poco.

Pensiamo alle società: quanti anni siamo disposti a spendere (oltre al capitale investito) per dare tempo a un nuovo business di creare profitti? 5, 7, 10? Le coppie scoppiano dopo 6 mesi o dopo 2 anni di matrimonio, per incompatibilità. Ecco è importante darsi tempo e soprattutto impegnarsi. Parlare e confrontarsi anche quando si è stanchi e si ha solo voglia di leggere in silenzio. Non pensare che il proprio io debba venire prima, così come quello del partner. È un’alternanza. A turno si deve avere un ruolo da protagonista e non si può pensare di prendere sempre, senza dare.

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ultimo aggiornamento: 05-07-2013