Bello l’hennè, anzi bellissimo! In modo naturale ci permette di tingere i capelli, di rafforzarli, di eliminare la forfora e di farli risplendere di luce. Si, ma è davvero tutto oro quel che luccica? In parte si, perché hennare la capigliatura fa davvero solo bene. Tuttavia ci sono alcune cose che è sempre bene sapere prima di decidere di passare a questo metodo, perché magari possiamo rischiare di combinare pasticci o restare insoddisfatte del risultato.

Partiamo dall’aspetto più importante: fra tinta chimica ed hennè ci sono un sacco di differenze. Anche se il risultato è simile, in quanto entrambi ci colorano la capigliatura, le modalità sono differenti ed è un aspetto che dobbiamo sempre prendere in considerazione. Non solo, se siamo abituate a usare una colorazione standard, è bene attendere qualche mese prima di passare all’hennè. Motivo? Quest’ultimo, se contiene sali metallici nell’INCI, reagisce chimicamente alle sostanze della tinta precedente in modo anomalo e potremmo sperimentare delle ciocche verdi o rame davvero poco chic!

Se vogliamo essere tranquille che sia passato il giusto tempo, possiamo fare una prova molto semplice. Prepariamo una soluzione a base di un cucchiaino di hennè diluito con acqua calda e limone o aceto (questo perché la pappetta deve ossidarsi e rilasciare colore), lasciamo in “infusione” per una notte e poi immergiamo qualche ciuffo di capelli preso dalla spazzola. Vediamo dopo un paio d’ore l’effetto, ma anche dopo tre quattro giorni, visto che la tinta si modifica a contatto con aria e agenti atmosferici, assestandosi dopo qualche tempo.

Poi, ovviamente parliamo di purezza di prodotto. E si che Pinkblog martella tanto su questo aspetto, anche quando parla di trucco minerale, ma lo fa a ragion veduta! Tutto ciò che è naturale per definizione deve essere quanto più puro possibile. In primis perché l’effetto finale è quello perfetto: nel caso dell’hennè morbidezza, colore uniforme, salute dei capelli a lungo termine. E poi perché se si sceglie l’organico ci si aspetta che sia salutare per la cute e non dannoso per l’organismo. Se no tanto vale continuare col chimico.

Altro aspetto essenziale, specie se ci dedichiamo al fai da te, è fare attenzione ai tempi e ai dosaggi. In genere le scatole di prodotto contengono sempre un bugiardino da consultare per non sbagliare “ricetta” o tempi di posa e fare le cose a regola d’arte. Una questione che però in pochi palesano è la temperatura dell’acqua, che deve essere calda ma non bollente, in quanto i liquidi a 100° C schiariscono il colore e lo rendono più aranciato.

Diffidate poi di chi vi dice che, come per la tinta chimica, il capello deve essere sporco o i pigmenti di colore non aderiscono. Niente di più falso! I capelli devono essere ben puliti e lavati con uno shampoo senza siliconi, perché una delle qualità della Lawsonia Inermis (in copertina), che è la pianta dell’hennè classico (quello rosso) è quella di aggrapparsi alla cheratina del capello e questa aderenza non avviene nel modo corretto se il sebo è presente.

Proprio a tal proposito vanno fatte due precisazioni. L’hennè è solo ed esclusivamente quello rosso, le varianti nere, castane e bionde sono in realtà prodotti naturali che contengono cassia e indigofera mescolate con henna o usate pure. Ebbene, se ad esempio dovete coprire i primi capelli bianchi e il colore di base è nero, dovrete prima fare un’applicazione di hennè puro e poi una seconda di indigo. E se il capello è particolarmente “resistente” alle tinte, alla ricetta base va aggiunto anche un cucchiaio di sale, che è fissativo.

Seconda precisazione: la Lawsonia è tanto bella e buona quanto dura a morire! Non esiste uno scarica-tinta per l’hennè, tranne forse ammorbidire un po’ il colore facendo impacchi di olio d’oliva e di cocco, ma non sempre funziona (altra prerogativa dell’hennè è che ciò che vale per una “testa” non vale per un’altra). Quindi, se state pensando di diventare rosse da bionde, fate attenzione, perché il colore può affievolirsi lievemente ma mai scomparire. Tanto più che le applicazioni successive rafforzano solo il legame cheratinico.

Insomma, l’hennè è come il diamante, è per sempre! Salvo andare da un parrucchiere esperto che vi maltratterà un po’ i capelli con trattamenti acidi per tentare di risolvere il problema. Negli altri casi, meditate sul taglio netto e per la prossima tinta non commettete più errori!

Foto | da Flickr di sierragoddess

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ultimo aggiornamento: 08-07-2013