La colonscopia è un esame che spaventa molto, perché è invasivo e perché serve per scoprire malattie gravi come il cancro dell’intestino. Tuttavia, si tratta di un test che è importante fare soprattutto dopo una certa età, quando l’incidenza di patologie intestinali come i tumori e i polipi aumenta.

Come si svolge questo esame? Si tratta di una procedura un po’ antipatica ma non dolorosa, che proprio come la gastroscopia permette di dare un’occhiata alle mucose di colon e retto dall’interno.

Per questo si utilizza un sondino, che viene inserito nell’intestino per via rettale, all’estremità del quale si trova posizionata una piccola telecamera che proietta le immagini del colon su uno schermo. Il paziente viene fatto sdraiare sul fianco sinistro, in regime di leggera sedazione, anche per evitare che la muscolatura addominale si contragga, rendendo difficoltoso l’esame.

Attraverso l’ano si fa passare il tubicino illuminato, e poi per via rettale al paziente viene insufflata dell’anidride carbonica, che consente al medico di visualizzare meglio l’interno del colon. L’esame dura circa un’ora, durante il quale, eventualmente, il medico può rimuovere del tessuto intestinale da far analizzare (biopsia), e in presenza di polipi può procedere ad una rimozione seduta stante. E’ importante eliminare i polipi intestinali perché anche se benigni possono trasformarsi in tumori.

La colonscopia non crea particolare dolore, semmai un po’ di fastidio, e va preparata molto bene per non comprometterne l’esito. In genere il paziente deve eliminare dalla sua dieta, tre giorni prima dell’esame, tutti i cibi contenenti fibre, perché lasciano troppi residui nell’intestino. Quindi vanno evitate frutta, verdura, legumi, cereali integrali e frutta secca, e invece si possono mangiare la carne, il pesce, i latticini e i formaggi. Via libera anche a brodi di carne e bevande come tè e caffè.

Da evitare anche tutti i cibi e le bibite di colore rosso (incluso il vino). Sempre per pulire l’intestino, è consigliato l’uso di lassativi o di un clistere. Il medico deve anche essere informato dell’eventuale assunzione di farmaci di qualunque tipo. L’esame si fa a digiuno e la sera prima si consiglia una cena di soli liquidi. Quando è bene sottoporsi alla colonscopia? Sempre quando l’esame delle feci (consigliato dopo i 50) abbia evidenziato tracce di sangue occulto, e in generale come esame di routine dopo la mezza età per la diagnosi precoce del cancro al colon.

Inoltre, è consigliato anche in tutti quei casi in cui si soffra di malattie infiammatorie dell’intestino, come la colite ulcerosa, il morbo di Chron, i diverticoli, e anche la celiachia che è una grave intolleranza alimentare al glutine, una proteina presente in molti cereali. Dopo la fine dell’esame, il paziente deve restare qualche ora in ospedale per smaltire l’effetto del sedativo, e poi può tornare a casa.
Foto| via Pinterest

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 19-07-2013