L’annullamento del matrimonio cattolico è possibile, anche se in condizioni eccezionali. A differenza del divorzio, questa pratica cancella del tutto il rito che è stato celebrato in chiesa: è come se voi non vi foste mai sposati, rendendo possibile, dunque, un secondo matrimonio in chiesa e anche la ricezione della Comunione durante la Santa Messa.

L’annullamento del matrimonio cattolico può essere dichiarato quando non è mai stato valido il matrimonio: bisogna rivolgersi sia al Tribunale Ecclesiastico sia al Tribunale civile. L’annullamento del matrimonio in chiesa può essere richiesto per le seguenti ragioni:

    mancanza di consenso al matrimonio di uno o di entrambi i coniugi
    se uno dei due coniugi esclude una delle finalità del matrimonio religioso, come avere figli, essere fedele, l’indissolubilità del vincolo
    un errore sulla persona del coniuge
    la violenza fisica
    l’impotenza al rapporto sessuale
    se il matrimonio non è stato consumato

Per questi motivi un matrimonio cattolico può ritenersi nullo: altre motivazioni al di fuori di quelle sopra citate non sono da ritenersi valide.

I tempi dell’annullamento del matrimonio religioso variano a seconda della zona italiana,c on tempistiche intorno all’anno e mezzo, massimo due anni. Le spese sono diverse e, ovviamente, variabili: dovrete pagare gli avvocati, le spese di istruttoria e gli oneri fiscali, oltre a 500 euro da versare al Tribunale Ecclesiastico.

Foto | da Flickr di bmiphone

Via | Abcmatrimonio

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ultimo aggiornamento: 09-08-2013