W le donne, anche sulle banconote. È di questi giorni infatti la notizia che l’effigie di Charles Darwin, campeggiante sulle 10 sterline inglesi, dal 2017 lascerà il posto al ritratto di Jane Austen, celebre scrittrice del diciannovesimo secolo. L’autrice di romanzi di fama mondiale, quali “Orgoglio e Pregiudizio” (che proprio quest’anno compirà 200 anni dalla prima pubblicazione), sarà infatti il nuovo volto di questo taglio di cartamoneta, mandando in pensione lo scienziato della Teoria dell’evoluzione.

A questo risultato si è giunti grazie all’attivismo della giornalista freelance Caroline Criado-Perez, che sul sito Change.org ha istituito una petizione in tal senso. La molla è scattata a seguito della scelta della Banca d’Inghilterra di fare una prima sostituzione: Sir Wiston Churchill sulle 5 pound al posto di Elizabeth Fry, riformatrice sociale.

In questo modo nessuna donna (salvo la Regina, che compare sempre sul fronte di ogni banconota), sarebbe più stata presente sui cinque tagli di cartamoneta britannica. Secondo l’istituto bancario, tuttavia, è arrivata la rassicurazione che tale cambio non era finalizzato a mettere le donne storiche in un angolo, ma solo rispondere ad un’esigenza di rinnovamento.

Rinnovamento che in effetti avverrà due volte, grazie alla buona riuscita della raccolta firme della Criado-Perez, che ha vinto una piccola battaglia dalle grandi conseguenze. Eh si, perché anche lottare per sottolineare quanto le donne nella storia e nelle arti siano state importanti è un grande risultato, specie nella società moderna che predica uguaglianza e pratica troppo spesso discriminazione.

Non ci sconvolge, a tal proposito, il fatto che la giornalista attivista abbia ricevuto messaggi molesti via twitter e social network proprio a causa della sua crociata. Siamo quasi certe che tali cinguettate poco carine non siano state opera dei membri di un fan club di Darwin, il quale, probabilmente sarebbe anche stato contento di vedere l’evoluzione della specie passare anche attraverso il riconoscimento positivo delle grandi donne da parte della società. Ma forse per questo i tempi ancora non sono maturi.

Via | Mirror

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 30-07-2013