Il 15 di agosto è praticamente arrivato, con il suo bagaglio di tradizioni alimentari che ci vorrebbero impegnati in abbuffate luculliane che durano ore e ore. E così, i tanti buoni propositi di leggerezza e dieta sana e bilanciata seguiti dall’inizio della stagione, vengono messi a rischio da manicaretti ricchi di gusto ma anche di calorie. Tuttavia sopravvivere al pranzo di Ferragosto senza intaccare i sacrifici fatti è possibile, seguendo ovviamente alcune semplici regole che ci aiutano a non esagerare.

Se siamo noi a cucinare o comunque contribuiamo alla stesura del menù del giorno, sarà tutto più semplice. Scegliamo con cura le ricette, optando per quelle più light. Una buona pasta fredda o un’insalata di riso sono gustosissime anche se non si usano maionese e sottaceti in barattolo. Preferiamo invece verdure fresche e dadini di formaggio non stagionato come il primo sale o la feta. E se proprio ci manca la cremosità usiamo il Philadelphia magro o la ricotta. Ovviamente sostituiamo anche pasta e riso bianchi con le loro versioni integrali, ricche in fibre che ci rendono più sazie e appagate.

Una regola aurea per approfittare del pranzo per mantenere il metabolismo attivo è giocare sulle proporzioni dei nutrienti. Se i dietologi sostengono la bontà della dieta a zona (40% carboidrati, 30% grassi, 30% proteine) ci sarà pure un motivo, no? Ebbene, questa suddivisione è quella ottimale per permettere al corpo di nutrirsi al meglio. Un pranzo a base di piatti che si basano su questo perfetto equilibrio è di certo un buon pasto: basta solo non esagerare con le porzioni e la gestione diventa più semplice.

Poi senza dubbio è bene ricordare che anche se si prevede di mangiare di più per il pranzo, la colazione non va saltata. Anzi, è bene consumare anche uno spuntino di metà mattina a base di frutta o yogurt magro per mantenere costante il livello di zuccheri nel sangue e non arrivare a tavola con una fame da lupacchiotte! Piuttosto possiamo rendere un po’ più leggera la cena del giorno prima, giusto per non ingolfarci. Ma sempre con moderazione.

Un tasto dolente che riguarda le rinunce del pranzo è certamente quello relativo ai dolciumi. Pinkblog non vi chiederà di alzarvi da tavola prima dell’ingresso dei carrello dei dessert, ma vi suggerisce di scegliere con cura cosa mangiare. Una macedonia di frutta fresca non zuccherata con una pallina di gelato artigianale (magari allo yogurt) non rovinano la dieta, al contrario una torta gelato fatta di strati di crema, pan di spagna, panna, zuccherini e gocce di cioccolata si!

Così come può nuocere ad un ferreo regime alimentare l’abuso di alcolici. Si, in compagnia il bicchiere di vino è un lusso che solitamente ci si concede, ma è bene ricordare che l’alcol è una bomba calorica che rovina la dieta. Preferite acqua naturale durante i pasti e al massimo due dita di spumante a fine pasto. E dopo pranzo fate una bella passeggiata se potete, vi aiuterà a sentirvi subito più leggere e con meno sensi di colpa.

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ultimo aggiornamento: 14-08-2013