È avvenuto tutto in pochi minuti ed Eleonora non c’è più. La dottoressa Cantamessa, ginecologa di 44 anni, nel Bergamasco era famosa: visitava gratuitamente le donne straniere, aveva adottato a distanza due bambini attraverso Save The Children e aveva chiesto di collaborare con Medici Senza Frontiere. Era una donna, era un medico, era tante cose, ma prima di tutto era una persona generosa che interpretava la sua professione come missione. La ricorda così la sua mamma:

Dopo aver ricevuto le mamme per la visita, il suo ambulatorio spesso rimaneva aperto anche per le ragazze straniere che visitava gratuitamente e che avevano bisogno di un consulto. Non ha mai chiuso la porta in faccia a nessuno.

È morta prestando soccorso domenica notte. Erano passate le 23, vicino a Chiuduno, a pochi chilometri da Bergamo, quando è scoppiata una rissa tra migranti indiani. Un inseguimento in auto e quattro uomini che con violenza prendono a sprangate un ragazzo, che resta fermo sulla strada. È proprio in quel momento che passa in macchina Eleonora, accompagnata dall’amico Luca Bartoli. Si ferma, scende dall’auto per prestare soccorso. Mentre chiama il 112 per comunicare le condizioni del ferito, un’auto a tutta velocità, con a bordo gli aggressori, travolge lei e il ragazzo indiano. Muoiono entrambi sul colpo.

Sulla dinamica dell’incidente ci sono ancora delle zone d’ombra. I carabinieri di Bergamo e il pm Fabio Pelosi hanno individuato gli indiani che viaggiavano sulla Golf e li hanno portati in caserma. Dicono di non capire l’italiano, ma intanto è stato fermato il fratello della vittima, Viky Viky, accusato di omicidio volontario nei confronti della dottoressa. Il sindaco del Paese ha deciso di chiedere una giornata di lutto in occasione dei funerali.

Via | Corriere; Tiscali

Foto | Eleonora Cantamessa su Facebook

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ultimo aggiornamento: 10-09-2013