Bernardo Bertolucci è un regista di grande successo e in questi giorni è il protagonista di una masterclass alla Cinémathèque Française di Parigi, che fino al 13 ottobre gli dedica una retrospettiva dei suoi lavori più belli. Proprio in questa occasione Bertolucci si sofferma su uno dei suoi film più celebri “Ultimo Tango a Parigi”, il film venne girato nel 1972 ed i protagonisti erano un affascinante Marlon Brando e una giovane Maria Schneider, un’attrice francese di appena 20 anni. Bertolucci a distanza di 41 anni racconta come nacque la famosa scena del burro e di come effettivamente abbia imbrogliato la Schneider, la scena era molto hot e in Italia venne censurata.

Ecco cosa ha confessato Bertolucci:

“Sì, sono stato colpevole per la Schneider, ma non potranno portarmi in tribunale per questo. L’idea è venuta a me e a Brando mentre facevamo colazione, seduti sulla moquette. A un certo punto lui ha cominciato a spalmare il burro su una baguette, subito ci siamo dati un’occhiata complice. Abbiamo deciso di non dire niente a Maria per avere una reazione più realistica, non di attrice ma di giovane donna. Lei piange, urla, si sente ferita. E in qualche modo è stata ferita perché non le avevo detto che ci sarebbe stata la scena di sodomia e questa ferita è stata utile al film. Non credo che avrebbe reagito allo stesso modo se l’avesse saputo. Sicuramente Maria avrebbe avuto bisogno di essere protetta dopo, ma pensavo già a un altro film. Sono cose gravi ma è anche così che si fanno i film: le provocazioni a volte sono più importanti delle spiegazioni”.

Una confessione che arriva adesso, di punto in bianco, adesso che Maria Schneider non c’è più. La vita di questa attrice è stata consumata “Ultimo Tango a Parigi”, dall’umiliazione subita, dalla scena di sodomia che è stata costretta a fare… Dopo Maria Schneider entra in una spirale negativa fatta di instabilità emotiva e psicologica, eroina, tossicodipendenza e c’è stato anche un tentato suicidio. Non è più riuscita a lavorare ed infatti la sua carriera – nonostante la lunga lista di film- inizia e finisce con questo film, muore il 3 febbraio del 2011, a soli 58 anni, a causa di un cancro ai polmoni.

La Schneider non ha mai ricevuto scuse da Bertolucci, lui solo dopo la sua morte ammise che avrebbe voluto chiederle scusa… Nel 2007, in una famosa intervista al Daily Mail, Maria Schneider dichiarò:

“Mi sono sentita un po’ violentata da Brando. Quella scena non era prevista. Mi sono arrabbiata ma non ho potuto dire di no. Avrei dovuto chiamare il mio agente o il mio avvocato perché non si può obbligare un attore a fare qualcosa che non è nella sceneggiatura. All’epoca ero giovane, non lo sapevo. Marlon mi disse: “Maria, non ti preoccupare, è solo un film”, anche se sapevo che quello che faceva non era reale, ho pianto lacrime vere. Mi sono sentita umiliata e un po’ violentata, sia da lui che da Bertolucci”.

Una situazione davvero incredibile, un maschilismo vergognoso ed una mancanza di rispetto allucinante. Maria Schneider è rimasta vittima di questo increscioso episodio per tutta la sua vita, ha fatto altri film, ha lavorato, ma non è mai riuscita a superare ciò che le hanno fatto. Il destino beffardo ha pure fatto diventare “Ultimo Tango a Parigi” un cult. Occorre precisare che nel 1972 la situazione delle donne non era quella di oggi. Maria Schneider avrebbe potuto reagire? Probabilmente si, ma non era facile, e lei aveva solo 20 anni.

Voi che ne pensate?

Fonte | repubblica
Foto | cineblog

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ultimo aggiornamento: 19-09-2013