Capire una sfilata di Vivienne Westwood non è cosa facile e immediata. Così come per leggere la Divina Commedia serve una certa conoscenza delle allegorie e delle figure retoriche, allo stesso modo si deve interpretare lo stile fashion di questa estrosa donna andando in profondità. E così, dopo aver messo in passerella alla London Fashion Week la sua Red Label Collection, anticipata da una danza didascalico-allegorica a tema ambientalista di Lily Cole, ecco che la collezione primavera estate 2014 vista alla settimana della moda parigina mette in scena le pellegrine medievali.
Perché? E chi lo sa. Quello che vi possiamo dire è che l’ispirazione di Dame Westwood è nata da una sua visita alla Cattedrale di Canterbury, dove la stilista ha respirato storia e alchimia trasformando il tutto in una collezione di altri tempi. E così i tessuti sono diventati tele grezze, le gonne si sono fatte a palloncino, voluminose e vaporose, quando non sono diventate parti assemblate di scampoli sdruciti e traforati ad hoc.
Un po’ contadine, un po’ eroine uscite fuori da un racconto di Geoffrey Chaucer, le modelle hanno sfilato con indosso colori tenui, presi in prestito da una natura primaverile che sta rinascendo e con i volti macchiati ad arte da finti schizzi di fango. Le novelle vestali di epoche lontane hanno esibito anche spille e borse con la scritta “All for one (and one) for all” (Tutti per uno e uno per tutti). Persino i tre moschettieri sono stati tirati in ballo da Dame Vivienne.
E si che dopo tanti inchini alla letteratura anglofona proprio ci voleva un omaggio a quella francese! Collezione splendida. Ancora pollice su per le scelte stilistiche del marchio che fra eticità e originalità ci convince sempre di più.
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