La giovanissima ragazza pakistana Malala Yousafzai, ferita gravemente dai talebani nel 2012 a causa del suo impegno a favore del diritto all’istruzione delle donne nel suo paese – Mingora, nella valle dello Swat – è stata insignita del Premio Ue per i diritti umani. Malala, oggi 16enne, la cui storia è stata raccontata attraverso le pagine di una biografia edita in italia da Garzanti, è anche la più giovane candidata al Premio Nobel per la pace, una nomina arrivata grazie al popolo del web dopo una raccolta firme.

A soli tredici anni Malala è stata la curatrice unica di un blog, gestito per la BBC, nel quale informava sul regime dei talebani in Pakistan, contrario ai diritti delle donne, in particolar modo all’istruzione. La sua fama le ha procurato una nomina per l’International Children’s Peace Prize, assegnato alle personalità che si battono per salvaguardare i diritti dei più giovani.

Nell’ottobre del 2012 Malala è stata gravemente ferita da un gruppo di uomini armati mentre tornava da scuola con il  pullman e, nonostante le gravi ferite riportate e la rimozione chirurgica dei proiettili, è sopravvissuta ed è stata trasferita per cure più approfondite a Londra.

Oggi Malala vive a Birmingham, nel Regno Unito, e continua ad impegnarsi attivamente per tutte le donne e i giovani che non possono far valere i propri diritti e non hanno accesso all’istruzione.

E’ per il suo grande coraggio e la sua caparbietà che Joseph Daul, presidente del Partito Popolare Europeo al Parlamento della UE, ha ritenuto doveroso assegnare il riconoscimento a Malala che, nonostante le minacce alla sua vita, ha continuato a testa alta a battersi per i diritti civili.

Via | BBC

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ultimo aggiornamento: 10-10-2013