Chi conosce e ama Alice Munro oggi festeggia. La grande scrittrice canadese ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura 2013, e decisamente si tratta di un riconoscimento meritato. La Munro è infatti considerata (da anni), la migliore autrice di racconti e romanzi brevi (in compagnia di un altro amatissimo scrittore, Raymond Carver) contemporanea, e la sua candidatura al Nobel durava da tempo.

Per anni, infatti, si è sempre piazzata nella rosa dei papabili, senza riuscire a spuntarla, ma questo 2013 ha finalmente visto il suo trionfo. Perché Alice Munro merita questo premio così ambito? Perché è un’autrice che, come tutti i grandi della letteratura, in poche righe riesce a condensare storie, atmosfere, stati d’animo che non basterebbero interi trattati di psicologia per rappresentare.

Scandagliare l’animo umano attraverso la descrizione di pochi gesti, attraverso l’incoerenza o la ripetitività delle azioni, attraverso la dinamica dialogica, questo riesce a fare la Munro, nei suoi racconti pieni di pathos, di cose non dette, di sensazioni sospese, di sentimenti non espressi. Pur rimanendo profondamente canadese (della regione dell’Ontario, precisamente) , con quegli spazi enormi e il clima selvaggio profondamente interiorizzato e presente in ogni pagina e negli sguardi dei protagonisti, le storie della Munro ci somigliano, ci mettono a nudo. Leggerla è catartico, è pura rivelazione.

Tra le raccolte edite in Italia da Einaudi citiamo “Troppa felicità” (2011) e “Segreti svelati” (2008). Alice Munro ha 82 anni e si è dichiarata “stordita” per il riconoscimento ricevuto (forse perché la notizia le è giunta nel cuore della notte, mentre dormiva), che comunque non è il primo importante. Questa straordinaria scrittrice, particolarmente abile nel tratteggiare la psicologia femminile e nel raccontare storie intime e familiari in cui siano protagoniste le donne, ha infatti ricevuto, nella sua lunga carriera di autrice, diversi premi, tra cui ricordiamo il Gevernor General’s Awards (il principale premio letterario del Canada) vinto per ben tre volte.

Cominciai a scrivere racconti perché non avevo tempo di scrivere nient’altro, avevo tre bambine

Spiegò in una intervista la Munro a proposito della sua vocazione per il racconto breve, ed è stata una scelta vincente, dal momento che la motivazione con la quale l’Accademia di Stoccolma ha giustificato l’assegnazione del Premio è proprio la seguente: “Maestra del racconto breve contemporaneo“. La Munro è la 13ma donna a vincere il Nobel per la Letteratura da quando esiste il Premio, quindi… onore al merito!

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ultimo aggiornamento: 10-10-2013