Il ponte dei morti o Ognissanti cade i primi di novembre e da sempre fa parte della tradizione italiana, mentre Halloween è diventato una moda degli ultimi anni. Si festeggia nel Nord dell’Europa, in quei popoli che hanno avuto una forte dominazione celtica, e negli Stati Uniti, che invece vivono la notte delle streghe come una sorta di Carnevale un po’ più dark. E noi? Noi ci siamo adattati a quello che chiede il mercato.

Siamo abituati a film sulle streghe o ai prodotti americani in cui i bambini girano per le villette prefabbricate per bussare alle porte e chiedere Dolcetto o Scherzetto? Così com’è normale vedere l’organizzazione di enormi party a tema, con tanto di streghette appese al soffitto e meravigliose zucche intagliate fuori dalla porta. La verità però è che questa festa non fa parte di noi, non è cosa nostra. E non lo dico per voglia di criticare.

Pensiamo alla provincia americana o a quella inglese: le case sono dei prefabbricati, solitamente sono indipendenti, con tanto di giardinetto. È abbastanza facile passeggiare in alcuni quartieri e bussare alle porte alle dieci di sera. Noi abbiamo spazi diversi e i bambini che girano per le scale dei palazzi chiedendo qualche caramella come minimo vengono lasciati sul pianerottolo o scambiati per un venditore molesto di Folletto.

Ciò non vuol dire non trovare una scusa per non festeggiare Halloween, non riunirsi con gli amici per una cena a tema o non fare un bel party in maschera. Divertiamoci, senza scimmiottare troppo, ma a nostro modo e con una certa semplicità.

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ultimo aggiornamento: 23-10-2013