Le proprietà dell’ippocastano (nome botanico Aesculus hippocastanum) sono note sin dai tempi antichi. La sua corteccia, i suoi fiori e i suoi semi sono ancora oggi utilizzati per curare una miriade di problemi di salute differenti, ma il loro uso principale resta quello di salvaguardare la salute delle gambe. Chi soffre di flebite, stasi venosa e varici trova infatti sollievo dalle cure a base di prodotti topici e soluzioni da ingerire.

Oltre ai problemi vascolari l’ippocastano ha proprietà antinfiammatorie e astringenti tanto che molte creme per uso locale sono usate da chi ha problemi di pelle grassa a tendenza acneica. I semi inoltre hanno potere decongestionante ed espettorante e i prodotti a base di questo ingrediente trovano largo uso per contrastare le malattie reumatiche e quelle respiratorie.

I principali principi attivi di questa pianta sono l’escina, una saponina che agisce positivamente sui vasi sanguigni aumentando il tono venoso e riducendo stasi e gonfiori, la proantocianidina A2, un tannino che si è dimostrato molto efficace sia contro la fragilità capillare sia per abbassare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue e la quercetina, un flavonoide che agisce sul fisico come antiossidante naturale.

In particolare per il benessere delle gambe le polveri di ippocastano disciolte in liquidi in sinergia con le creme dermatologiche agiscono sia dall’interno per favorire la circolazione, proteggere i vasi sanguigni e ridurre anche la ritenzione idrica, sia dall’esterno per combattere il fastidioso fenomeno della cellulite. In più in commercio esistono unguenti gel fatti apposta per contrastare ulcere degli arti inferiori.

Insomma se per la salute delle nostre gambe serviva un alleato, di certo l’ippocastano, assunto dietro parere e controllo medico, può fare al caso nostro.

Foto | da Flickr di Steve Slater (Wildlife Encounters)

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ultimo aggiornamento: 26-10-2013