La slogatura, o distorsione alla caviglia, è un evento traumatico che può capitare un po’ a tutti, anche se non si fa attività sportiva. Ad esempio può bastare prendersi la classica “storta” (magari sui tacchi), per slogarsi la caviglia e ritrovarsela gonfia e dolorante.

L’articolazione della caviglia è formata da tre ossa, due collegate alla gamba (tibia e perone) e una alle ossa del piede (l’astragalo).

Quando si verifica una slogatura dell’articolazione della caviglia, in genere parliamo più precisamente di distorsione che, a sua volta, può essere inversa (causata dalla rotazione interna dell’articolazione) o eversa (più rara, è la rotazione verso l’esterno). Che tipo di conseguenze può avere la slogatura? Dipende, se vi è solo uno stiramento dei legamenti, senza rotture, allora si parla di trauma lieve e poco problematico, se, però, lo stiramento si associa a rottura parziale o totale dei legamenti allora il discorso si fa decisamente più serio e invalidate.

I sintomi della distorsione alla caviglia vanno perciò, da un un lieve edema con dolore di modesta intensità fino a tumefazione con dolore molto forte, rottura dei vasi sanguigni e instabilità dell’arto (fino a impossibilità di muovere il piede) in quelli peggiori. Naturalmente le cure saranno adeguate alla serietà del trauma.

Nei casi lievi bastano un po’ di riposo e del ghiaccio sulla caviglia per recuperarne pienamente l’uso. Se, però, la slogatura ha comportato la rottura di uno e più legamenti, allora potrebbe essere necessario l’uso del gesso quando non, in certi casi (soprattutto quando vi siano state più distorsioni di seguito ai danni della stessa caviglia) l’intervento chirurgico.

In ogni caso, il primo intervento sarà quello di mettere la caviglia a riposo, sollevata (su un cuscino) in modo che risulti più in alto dell’anca, con un impacco freddo per ridurre il gonfiore e fermare l’emorragia se c’è stata la rottura dei piccoli vasi, e successivamente un bendaggio elastico per dare sostengo alla caviglia.

Il riposo è, naturalmente, fondamentale. Se il dolore dovesse essere troppo forte e i sintomi fossero quelli di una frattura, è però necessario effettuare subito gli esami di controllo della parte offesa (inclusiva di Tac e radiografie) al pronto soccorso. Nei casi lievi con dolore modesto si possono evitare gli analgesici, altrimenti gli antinfiammatori e antidolorifici comuni da banco andranno benissimo. L’errore da non fare MAI è quello di sottovalutare una distorsione, e magari forzare o camminarci sopra. Prima di prendere qualunque decisione, consultare il medico è la cosa giusta da fare.

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ultimo aggiornamento: 29-10-2013