I noduli tiroidei sono piuttosto comuni, e nella maggior parte dei casi del tutto asintomatici, tanto che spesso si scoprono per puro caso, effettuando altri esami. Detto questo, una volta individuate queste neo formazioni vanno sempre tenute sotto controllo perché possono provocare infiammazioni della tiroide compromettendone la funzionalità.

Questa ghiandola endocrina a forma di farfallina, situata al centro della gola, sovrintende molte funzioni vitali importanti per il nostro benessere, come il metabolismo basale, la libido, persino l’attività cardiaca attraverso la secrezione di due ormoni: la tiroxina (T-4) e la Triodotironina (T-3).

Eventuali disfunzioni tiroidee possono perciò creare una serie di disturbi “a cascata” anche molto diversi tra di loro. I noduli tiroidei – o “gozzo” nodulare – possono formarsi a qualunque età della vita, anche se sono più probabili tra i 50 e i 60 anni, e avere molteplici cause, dalla carenza di iodio fino alla semplice predisposizione ereditaria. Anche se, come anticipato, spesso del tutto asintomatici, talvolta i noduli della tiroide si fanno sentire con sintomi specifici, vediamo quali:

Di solito i noduli tiroidei sono benigni, ma in un 5-6% dei casi possono invece avere una natura maligna, e in questo caso sono associati ad un ingrossamento dei linfonodi laterali del collo. Il nodulo alla tiroide può essere singolo o multiplo, solido o sotto forma di cisti, e, a seconda della posizione, si può definire ipoecogeno, iperecogeno o esoecogeno. Il nodulo può altresì essere, a seconda della maggiore o minore malignità, caldo, freddo o tiepido, iperplastico o colloide.

Se di dimensioni abbastanza significative, ovvero qualche cm, il nodulo tiroideo si può percepire attraverso la palpazione, diversamente sarà un’ecografia, una TAC o una risonanza magnetica e rivelarne la presenza. Completeranno gli esami diagnostici i test ematici specifici per la funzionalità della tiroide come i dosaggi TSH e ormonali. Quali sono le cure per i noduli della tiroide? Dipende, i noduli maligni vanno asportati, e talvolta anche se sono benigni si procede ad una rimozione di tutta la ghiandola tiroide per evitare problemi futuri. In ogni caso, per ripristinare la funzionalità endocrina si dovrà seguire, per tutta la vita, una terapia ormonale sostitutiva.

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ultimo aggiornamento: 17-11-2013