Uno strappo muscolare che si verifichi nella zona lombare della schiena è un tipo di lesione da sforzo che facilmente può capitare anche a chi di solito non faccia sport.
Può essere sufficiente il sollevare un peso sovraccaricando sulla parte bassa della schiena, una torsione improvvisa, magari “a freddo”, come anche un’attività sportiva troppo intensa senza adeguato riscaldamento.

Vero è che tutta la nostra muscolatura, per quanto allenata possa essere, può sempre subire un trauma – e quindi una lesione più o meno importante – in qualunque momento. Anche una caduta, un incidente domestico o fuori casa, possono procurarci distorsioni, contratture, stiramenti e strappi. Senza contare che anche il trascorrere troppe ore irrigiditi nella medesima posizione – seduti o in piedi – può favorire un indurimento delle fibre muscolari che si possono così “strappare” facilmente.

Lo strappo della muscolatura lombare è molto doloroso, e in genere interessa, con maggiore o minore intensità a seconda dell’estensione dell’area coinvolta, sia la parte bassa della schiena che anche i glutei. Come anticipato, si verifica per la rottura di alcune fibre muscolari. Se lo strappo è esteso, si parla di lesione di terzo grado, se mediamente esteso di secondo, se interessa solo poche fibre di primo. Anche l’intensità del sintomo doloroso seguirà questa scala. La zona apparirà poi gonfia, sovente arrossata o con formazione di ecchimosi ed ematomi per via dei versamenti di sangue dovuti alla rottura piccoli vasi che irrorano i muscoli.

Come si deve intervenire? La prima cosa da fare è interrompere qualsiasi attività a mettere la schiena a riposo. L’applicazione di impacchi freddi – ad esempio la classica borsa del ghiaccio – sono consigliati come primo intervento perché in grado di ridurre l’edema e interrompere le piccole emorragie, inoltre danno sollievo. A seconda dell’estensione dello strappo il dolore sarà più o meno forte, ma in genere la fase acuta dura dalle 48 alle 72 ore. In questo periodo i muscoli sono duri e contratti, doloranti al tatto e spesso assaliti da spasmi. Il riposo assoluto è la terapia più efficace, in questo modo si permette alle fibre di cominciare la cicatrizzazione.

Per facilitare e accelerare questo passaggio di auto guarigione si può usare una fascia elastica, che aiuterà anche a sentire meno la debolezza muscolare, e magari, dopo i primi 4 giorni, si comincerà a trattare la parte con impacchi di calore per aiutare i muscoli a sciogliersi e stimolare la microcircolazione. Durante le prime 48 ore, se il dolore è molto acuto, si possono assumere antinfiammatori e analgesici da banco, ma senza esagerare. Per il resto, tanta pazienza, qualsiasi strappo muscolare si risolve dopo circa una decina di giorni, durante i quali è bene stoppare qualunque attività fisica che comporti anche un minimo sforzo.

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ultimo aggiornamento: 05-12-2013