Si stringe il cerchio intorno al molestatore di Bologna, l’uomo che da sabato scorso tiene la città col fiato sospeso è ormai all’angolo anche se per il momento non è ancora stato catturato e identificato. Nella giornata di ieri sembrava essere arrivati ad un riconoscimento ma le vittime non erano tutte concordi sullo stesso sospettato che, pare, sia innocente. La caccia all’uomo prosegue a ritmo serrato e le forze dell’ordine di Bologna lavorano senza sosta per catturare il maniaco sessuale che ha già aggredito cinque giovani donne.

La Procura di Bologna ha ristretto i sospettati a due nomi, entrambi stranieri, ed ha diffuso un identikit aggiornato in cui l’uomo compare in tre diverse immagini in modo da rendere più facile e attendibile l’identificazione. Ieri è stata una giornata frenetica, le vittime e le testimoni hanno affrontato ore di confronti e riconoscimenti fotografici ma proprio grazie a questi si è capito che gli occhi erano puntati sulla persona sbagliata. E’ importante trovare un colpevole, ma è essenziale che sia quello giusto, non ci si deve far guidare dalla smania di chiudere la faccenda. Un molestatore a piede libero è pericoloso e la sua follia può evolversi in aggressioni più violente e organizzate.

Il procuratore aggiunto delegato ai rapporti con la stampa, Valter Giovannini, ha precisato che, al momento, “Il quadro che ne esce non è univoco per cui occorre riannodare i fili”, ma non è un passo indietro, bensì uno in più verso la cattura del vero colpevole. Oltre che con identikit e riconoscimento, le forze dell’ordine continuano a lavorare anche “alla vecchia maniera” e cioè con gli appostamenti , passando al setaccio le strade con l’identikit attaccato in macchina e soprattutto visionando i nastri delle telecamere di sorveglianza sparse per la città e nei luoghi delle aggressioni.

Fonte | corriere

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ultimo aggiornamento: 17-01-2014