Nei giorni scorsi i legali di Sabrina Misseri avevano chiesto la scarcerazione della loro assistita, richiesta avanzata per il mancato deposito delle motivazioni della sentenza, oltre che per le precarie condizioni di salute della ragazza, detenuta nel carcere di Taranto dove deve scontare l’ergastolo per l’omicidio della cugina quindicenne Sarah Scazzi. Oggi la Corte di Assise della stessa città dove si trova in carcere la ragazza ha rigettato la richiesta degli avvocati.

Sabrina Misseri si trova in carcere per la condanna all’ergastolo per l’omicidio di Sarah Scazzi, avvenuto il 26 agosto del 2010: il suo corpo verrà trovato solamente nella notte tra il 6 e il 7 ottobre. Se all’inizio era stato accusato lo zio, Michele Misseri, ecco che il 20 aprile del 2013 è stata condannata all’ergastolo la cugina Sabrina, insieme alla madre Cosima Serrano. Sabrina si trova in carcere dal 15 ottobre del 2010.

Gli avvocati Franco Coppi e Nicola Marseglia, nelle scorse ore, avevano chiesto ai giudici di scarcerare la ragazza, concedendole gli arresti domiciliari a casa della zia Emma Serrano, sorella della mamma e di Concetta Serrano, mamma di Sarah Scazzi. Questo perché non erano state pubblicate ancora le motivazioni della sentenza di condanna all’ergastolo e perché da tempo la giovane è sottoposta ad osservazione psichiatrica in seguito alla depressione in cui è caduta.

Ma i giudici della Corte d’Assise hanno deciso che Sabrina Misseri deve rimanere in carcere.

Foto | da Pinterest di Alessandro Pignatelli

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ultimo aggiornamento: 20-01-2014