Matteo Renzi aveva promesso che la nuova legge elettorale sarebbe stata approvata in breve tempo. Ma oggi la maggioranza dei capigruppo riuniti in conferenza hanno deciso di far slittare l’ok a lunedì prossimo, dal momento che le questioni in sospeso sono ancora diverse. Sarà più dura del previsto, dunque, la strada per l’attuazione del Ddl di riforma della legge elettorale, così come la questione della parità di genere e delle quote rosa sta trovando una vita difficile.

L’emendamento dedicato alle quote rosa, punto cardine del nuovo governo di Matteo Renzi, che ha voluto un numero pari di donne e uomini tra i suoi ministri, è letteralmente bloccato, dal momento che le forze di maggioranza non riescono a trovare un accordo. Le deputate dei partiti che ne fanno parte stanno creando un gruppo unito per ottenere l’alternanza tra uomo e donna nelle liste elettorali, chiedendo anche il 50% delle donne capolista. E sono sostenute anche da Laura Boldrini, presidente della Camera che le ha incontrate.

Titti Di Salvo di Sel commenta così la posizione delle deputate di maggioranza (escluse solo quelle di Forza Italia e del Movimento Cinque Stelle):

L’attuale testo secondo le simulazioni, provocherebbe un peggioramento della presenza delle donne in Parlamento.

E Dorina Bianchi sottolinea:

Gli emendamenti firmati in maniera trasversale sono stati accantonati, ma su di essi dovremo prendere una decisione. Ci sono tra l’altro altri emendamenti non accantonati che riguardano lo stesso problema. Alla presidente della Camera chiediamo un parere su questo

Per i senatori del Pd, poi, sarebbe inaccettabile che la nuova legge elettorale penalizzasse le donne, la maggioranza del paese, rendendo di fatto la riforma inadeguata e non europea.

Via | Corriere

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ultimo aggiornamento: 06-03-2014