La sindrome dell’intestino irritabile, o del colon irritabile, è più comunemente nota come colite nervosa. Si tratta di una patologia infiammatoria cronica a carico delle mucose dell’ultimo tratto dell’intestino, che per cause diverse possono irritarsi producendo sintomi molto fastidiosi.

Tra questi i più comuni sono il meteorismo (iper produzione di gas intestinali), gonfiore addominale, flatulenza, diarrea e/o stitichezza, digestione lenta e laboriosa, talvolta emissione di muco nelle feci, alitosi.

Tutti sintomi di un disturbo intestinale che, naturalmente, creano disagio fisico e imbarazzo in chi ne soffre, rendendo un tormento le occasioni conviviali con gli amici. Le cause della sindrome dell’intestino irritabile sono diverse, e possono essere di natura organica come psicologica. Ad esempio, le persone che soffrono di ansia, che siano sotto stress, spesso somatizzano a livello di tubo digerente, e il loro intestino si “sfasa”.

In questi casi talvolta, piuttosto che agire direttamente sui disturbi organici, sarebbe utile che la persona facesse un percorso di autoanalisi (magari con la guida di un terapeuta), anche avvalendosi di tecniche utilissime come la meditazione o il training autogeno che aiutano a ridurre stati ansiosi e alti livelli di stress.

Tra le cause organiche, invece, dal momento che stiamo parlando di una infiammazione cronica, ci possono essere anche intolleranze alimentari non riconosciute, ad esempio al nichel (presente in molti cibi), al lattosio, al glutine (la proteina contenuta in molti cereali che è anche causa di celiachia). Per individuare l’origine della sindrome bisogna recarsi ad un gastroenterologo e sottoporsi ad una visita accurata e a qualche indagine diagnostica, come la colonscopia.

Tuttavia, per combattere i sintomi, la cura migliore rimane la dieta. Cibi alcalinizzanti (non acidi), sono l’ideale, come le patate, il pollo e il pesce magri, le zucchine e le carote lesse, le banane, le mele e le pere, la lattuga e in generale le verdure a foglia verde. Nella fase acuta ella malattia è meglio evitare di assumere troppe fibre, che però, in generale, aiutano a prevenire il problema.

Pasta e riso vanno mangiati con moderazione e sempre conditi in modo leggero, meglio se con olio evo a crudo, mentre il pane, la pizza e i dolci, così come le bibite gassate, il cioccolato, la menta e gli alcolici, andrebbero evitati per un po’. Per riequilibrare la flora batterica intestinale sono eccellenti i fermenti lattici e i probiotici (quindi via libera a yogurt&co), mentre il carbone vegetale può aiutare a ridurre il meteorismo e il gonfiore addominale.

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ultimo aggiornamento: 08-03-2014