Come si cucina a bagnomaria? Questo particolare tipo di cottura viene usato non solo per cuocere ingredienti particolarmente delicati, ma anche per riscaldare le pietanze e persino per distillare in maniera indiretta. Cuocendo a bagnomaria si può controllare meglio la cottura del cibo, che non è a diretto contatto con la fonte di calore: preparare il bagnomaria è davvero molto semplice e facile, non è poi così complicato.

Per poter cuocere a bagnomaria alla perfezione dovremo avere due contenitori, uno più grande da sistemare sul fuoco, pieno di acqua, e un altro di dimensioni più piccoli, da sistemare dentro in maniera sicura e pratica: non deve essere troppo piccolo, ma di dimensioni adatte affinché possa rimanere “a galla” da solo. Il contenitore più piccolo va infatti inserito dentro a quello più grande pieno d’acqua, che andrà inserito sul fuoco o nel forno.

L’acqua contenuta nel pentolino più grande rimarrà calda e passerà calore al secondo pentolino e, di conseguenza, anche al suo contenuto, senza scaldarlo direttamente: è una tecnica che richiede un tempo di cottura più lungo, è inevitabile, ma è molto più sicuro soprattutto in un campo come la pasticceria dove cottura e temperatura devono essere mantenuti sotto stretto controllo.

Solitamente a bagnomaria si scioglie il cioccolato per preparazioni dolci uniche, ma la tecnica di cottura si utilizza anche per composti a base di uova, come lo zabaione, di miele o di zucchero, per realizzare ad esempio il caramello. Il bagnomaria viene usato anche per la preparazione del creme caramel, per realizzare marmellate e molte altre prelibate dolcezze.

Foto | da Pinterest di ricette last minute

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ultimo aggiornamento: 21-03-2014