La gravidanza non è certo una malattia, bensì una condizione naturale per affrontare la quale il corpo femminile è biologicamente programmato.

Tuttavia, fin dalla prima settimana di gestazione, quando l’ovulo fecondato si annida nell’utero per diventare embrione e poi feto, la futura mamma, senza ancora sapere di esserlo, sperimenta tutta una serie di sintomi che spesso sono anche piuttosto fastidiosi, e che segnalano le modifiche fisiologiche in atto.

Sotto la potente spinta degli ormoni della gravidanza – gonadotropina corionica umana o HCG, progesterone, prolattina ed estrogeni – il corpo femminile si prepara ad accogliere al meglio il bambino e permetterne lo sviluppo. Ecco che, in questa straordinaria metamorfosi, alcuni cambiamenti possono creare disagio, malesseri, dovuto al fatto che l’organismo deve adattarsi in fretta alle nuove esigenze.

Alcuni sintomi compaiono molto presto, fin dai primi giorni di gravidanza, e naturalmente possono far sospettare ad una donna, soprattutto se stia cercando un figlio, di essere rimasta incinta e quindi spingerla ad effettuare il test di gravidanza, il sistema più preciso, pratico e veloce per avere un responso sicuro al 99% già prima della data presunta dell’arrivo delle mestruazioni. Quali sono questi sintomi? Vediamo quelli più comuni, considerando che variano moltissimo da donna a donna.

  • Nausea e vomito. Questo tipico disturbo in molte donne si verifica fin da subito, e ha la caratteristica di comparire al mattino (soprattutto a digiuno), sovente accompagnato da una sorta di alterazione del gusto e dell’olfatto che portano la futura mamma a provare avversione per profumi e aromi fino ad allora graditi
  • Aumento del volume del seno. Questo sintomo è simile, almeno inizialmente, al gonfiore che precede l’arrivo delle mestruazioni. Il seno appare non solo più turgido, ma anche ipersensibile, soprattutto nella zona dei capezzoli

  • Perdite ematiche. Uno spotting all’inizio della gravidanza viene definito “da impianto”, e si verifica quando l’ovulo fecondato si annida nell’utero sfaldando una piccola porzione di tessuto endometriale (la mucosa che riveste l’utero internamente). Queste perdite di sangue hanno in genere una colorazione rosata o brunastra
  • Perdite bianche (leucorrea gravidica). Durante tutta la gravidanza, a cominciare dalla prima settimana, si può assistere ad un aumento delle perdite bianche, ovvero di muco cervicale dall’aspetto trasparente e semiliquido, che altro non indica se non una maggiore lubrificazione dell’utero e della vagina allo scopo di proteggere il feto dal possibile attacco di germi patogeni (virus, funghi e batteri)

Questi sono i sintomi principali dei primi giorni, a cui seguono l’amenorrea (interruzione del ciclo mestruale), stanchezza e sonnolenza, un aumento della frequenza delle minzioni, disturbi digestivi, stitichezza… Eccetera.

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ultimo aggiornamento: 18-04-2014