Sono simili ad un infarto, gli attacchi di panico, colpiscono all’improvviso, mentre si svolgono mansioni comuni, tra la gente, mentre si fa shopping, oppure nel cuore della notte, a tradimento.

Sintomi “esplosivi” (infatti durante queste crisi viene liberata una grande quantità di energia bloccata) di una mente che non ce la fa più a reggere la costante tensione a cui è sottoposta, che sta per esaurirsi e ci avvisa del pericolo.

Livelli troppo elevati di stress negativo, che possono essere determinati da un insieme di fattori concreti, reali (ad esempio compiti troppo gravosi a cui stare dietro tra lavoro, casa e famiglia), oppure da blocchi psicologici, o ancora da eventi traumatici che non sono sono stati adeguatamente metabolizzati (un’aggressione, un lutto, una tragedia personale o collettiva), mandano in tilt la mente, che non riesce più a trovare vie d’uscita praticabile ed “esplode”.

Gli attacchi di panico possono colpire chiunque, spesso ne sono soggette proprio quelle persone “insospettabili” su cui tutti fanno affidamento per la forza e l’equilibrio, persone che si sentono sempre responsabili per tutto, e che quando si rendono contro di non farcela più a reggere i ritmi imposti dalle contingenze, crollano.

Anche un elemento perturbante improvviso, inatteso, tale da sconvolgere una routine collaudata, può favorire gli attacchi di panico nelle persone abituate a tenere sempre tutto sotto controllo, così come una paura irrazionale che si è improvvisamente costretti ad affrontare (un caso tra tutti, la paura di volare).

Come affrontare questi episodi così drammatici, che ci lasciano terrorizzati e di cui ci vergogniamo davanti al resto del mondo? Inanzi tutto, mai sottovalutare neppure una singola crisi, ma affrontare subito il problema intraprendendo un percorso privato, intimo, per comprendere le ragioni di questi attacchi, quelle profonde.

Per fare questo è necessario, però, rivolgersi ad professionista davvero in gamba, uno psicoterapeuta che stimolandoci a parlare ci aiuti ad individuare il vero nocciolo del problema. Nel frattempo, prima di ricorrere agli psicofarmaci e ai calmanti, possiamo provare a ritrovare l’equilibrio e ridurre i livelli di stress mentale e fisico con i rimedi naturali.

Tra i più efficaci ci sono senza dubbio la meditazione e il training autogeno, che aiutano, attraverso l’uso consapevole della respirazione, a calmare la mente svuotandola dei pensieri inutili che la ingorgano, e a farci ritrovare il nostro “centro”. Anche omeopatia e fiori di Bach sono molto utili, e non hanno effetti collaterali. Per quanto riguarda i primi, ecco i farmaci consigliati:

  • Aconitum alla 15 CH: per placare stati di agitazione incontrollati (5 granuli per 3-4 volte al giorno)
  • Ambra grisea alla 15 CH: per attacchi di panico che colgono in mezzo alla folla in persone molto emotive (5 granuli 1-2 volte al giorno)
  • Argentum nitricum alla 15 CH: per contrastare le crisi di panico quando dobbiamo affrontare un compito importante (5 granuli 1-2 volte al giorno)
  • Ignatia amara alla 30 CH: per chi abbia subito un trauma, uno shock in passato, e tema di rivivere la stesa esperienza se si ripropongono circostanze simili (3 granuli per 3 volte al giorno)

I fiori di Bach, invece, sono degli integratori alimentari che agiscono curando la sfera emozionale. Vediamo quelli indicati proprio per gli attacchi di panico:

  • Rock Rose: in caso di terrore folle, paura dei pericoli
  • Aspen: paure immotivate, ansia fortissima, incubi notturni
  • Cherry Plum: paura di impazzire
  • Rescue: rimedio d’emergenza durante un attacco

I fiori di Bach si assumono in gocce, 4 da diluire in poca acqua fino a 4 volte al giorno, o anche di più all’occorrenza.

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ultimo aggiornamento: 03-05-2014