Il concepimento di una nuova vita è strettamente legato al ciclo ovulatorio femminile e alla sua regolarità, che ne decreta anche la maggiore o minore fertilità.

L’ovulazione, infatti, rappresenta il momento in cui la donna è più feconda in assoluto, quella in cui programmare una gravidanza è più facile e in cui restare incinta avendo rapporti non protetti è più probabile. Per questa ragione, che si desideri diventare mamma, o meno, è importante che ogni donna prenda consapevolezza del funzionamento del proprio apparato riproduttivo, e conosca le modalità con cui avviene il concepimento.

Non tutti i giorni del mese, infatti, sono ugualmente fertili, anche se, naturalmente, se si sta cercando di evitare una gravidanza, non bisogna “fidarsi” troppo dei calcoli. Detto questo, entriamo meglio nel merito della questione. Come tutte sappiamo fin da bambine, ogni donna, nel corso della sua vita fertile (che dura circa 35-38 anni, dal menarca alla menopausa), produce un numero limitato di ovociti, che sono delle grosse cellule in cui son racchiusi i gameti femminili, ovvero la parte materna del corredo genetico che poi andrà a costituire il DNA del nascituro.

Dopo la mestruazione, nella donna comincia la fase follicolare del ciclo, quella in cui le ovaie “covano” un certo numero di ovociti, da cui, a caso, verrà selezionato quello maturo del mese pronto per essere, eventualmente, fecondato. la fase follicolare dura circa 14-15 giorni (ma è variabile da donna a donna), e culmina con l’ovulazione, quando l’ovulo (solo uno) verrà espulso dal follicolo ovarico e andrà a deporsi nelle tube di Falloppio, per poi “migrare” verso l’utero.

E’ proprio questo il periodo del mese in cui, concentrando rapporti sessuali non protetti, è possibile che avvenga il concepimento. Gli spermatozoi, risalendo dalla vagina raggiungono l’ovulo nelle tube, o mentre comincia a spostarsi verso l’utero, e cominciano il faticoso tentativo di “assaltare” l’ovocita. Per penetrare all’interno della grossa cellula uovo femminile, infatti, ci vuole una certa industria, perché essa è provvista di una robusta membrana non facile da perforare.

Un solo spermatozoo può fecondare l’ovocita, e mescolare i propri gameti maschili con quelli femminili, generando l’embrione che poi diventerà feto. Ricapitolando, i giorni più fertili, che si situano più o meno a metà tra una mestruazione e l’altra, e sono circa 4, perché bisogna considerare che l’ovulo rimane integro per poco tempo, circa 24 ore, mentre gli spermatozoi permangono vitali nel corpo femminile fino a 4 giorni.

Ergo, per ottimizzare le possibilità di fecondazione, i rapporti sessuali dovrebbero essere concentrati nei gironi che immediatamente precedono l’ovulazione, i più fertili in assoluto.
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ultimo aggiornamento: 05-05-2014