La contraccezione femminile si arricchisce di un nuovo e innovativo capitolo. Il metodo anticoncezionale del futuro potrebbe infatti consistere nell’impianto di un microchip sottocutaneo programmato per rilasciare ormoni a intervalli regolari. E, udite udite, per disattivarlo non occorre l’espianto, ma basta semplicemente spegnerlo con un piccolo telecomando.

Si, la notizia ha tutta l’aria di una barzelletta e invece è più ufficiale che mai che il MIT, il prestigioso Massachusetts Institute of Technology, stia già da qualche tempo lavorandoci sopra. Non è infatti del tutto nuova l’idea di usare dei mini impianti per la somministrazione ormonale. Ed ora sembra che finalmente il progetto sia diventato più concreto, efficace e performante.

Il chip avrà una grandezza di 20 x 20 x 7 mm e potrà essere inserito sotto la pelle della zona addominale, dei glutei o delle braccia. Dei piccoli serbatoi saranno in grado di rilasciare, grazie ad una batteria interna che ne programma l’apertura, 30 microgrammi di Levonorgestrel nel corpo ad intervalli regolari. Per dirla terra terra, un po’ come settare la funzione di irrigazione automatica dei giardini, il principio è lo stesso!

Il principale lato positivo di questo sistema è che è a prova di dimenticanza, perciò non si corre il rischio di scordare di assumere il dosaggio di ormoni prescritto, come invece spesso accade con la pillola. In più è un metodo più comodo e discreto rispetto alla spirale, in quanto permette di essere spento con un telecomandino quando si vuole programmare una gravidanza e riacceso dopo.

La durata del chip è poi lunghissima, in quanto le sue funzioni ottimali sono garantite per ben 16 anni. Passato questo lasso di tempo si può decidere di rimuoverlo completamente o sostituirlo con un nuovo impianto.

E se ora vi state chiedendo chi sia stata la musa ispiratrice di questa idea diabolica, la risposta ha un nome e un cognome noti: Bill Gates. Il signor Microsoft infatti aveva visitato circa due anni fa i laboratori del MIT, evidentemente mettendo la pulce nell’orecchio sui grandi benefici derivanti dal connubio fra medicina e tecnologia.

Ora, probabilmente anche a voi l’immagine che vi si para dinanzi agli occhi è quella di Frankenstein Junior, nell’esatto istante in cui Gene Wilder urla “si può fareeeee!” con gli occhi iniettati di sangue. E in effetti la cosa si è fatta. Tanto che i test pre-clinici per il microchip anticoncezionale sono già iniziati e si prevede di mettere questo nuovo contraccettivo sul mercato già nel 2018.

Immaginiamoci le fidanzatine d’America fra quattro anni, posto che per allora non abbiano inventato un’app per iPhone che gestisce tutto: “Si amore, ti regalo la chiave del mio cuore e anche il telecomando del mio impianto remoto a Levonorgestrel, mi raccomando, tratta questi doni con cura”. Ha ha ha (risata isterica).

Via | Shape Magazine

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ultimo aggiornamento: 12-07-2014