Le stuoie in paglia o in altre fibre naturali, sono i tappetini più usati dai bagnanti per adagiarsi sulle spiagge assolate. Ma siccome trattasi di una utility stagionale, che dall’autunno alla primavera resta sepolta in cantina, capita che quando viene riportata alla luce, mostri qualche macchia e un persistente odore di umido. E allora, ecco come fare una pulizia efficace senza rovinare il materiale.

Uno dei metodi più semplici e che si usa anche per la pulizia dei tatami, è quello di strofinare un panno leggermente inumidito con acqua e sale su tutta la superficie. Oppure, in caso di macchie grasse (il classico è la tacca fatta da schizzi di crema solare), si può usare il bicarbonato, il borotalco o un detergente in polvere fatto per la pulizia a secco dei tappeti.

Dopo aver versato il prodotto sulla macchia si lascia agire qualche minuto e poi si strofina energicamente seguendo la direzione delle fibre con una spazzola a setole dure. Infine si passa la scopa elettrica per eliminare i residui polverosi. Nel caso si usi il bicarbonato può essere utile bagnare la spazzola con un po’ di aceto bianco prima di strofinare.

Il bicarbonato è un ottimo alleato anche per combattere i cattivi odori che si sono depositati sulla stuoia, quindi si può usare lo stesso metodo per trattare l’intera superficie. Alla fine, dopo aver aspirato le rimanenze di polvere, basta lasciare i tappetini all’aria e al sole per qualche ora per farli tornare come nuovi.

Nel caso in cui la paglia si sia seccata o rovinata, si può darle nuovo lustro passandoci sopra un batuffolo di ovatta imbevuto con dell’olio di cocco. Poco prodotto e massima resa. Abbiate solo cura di tirare via l’eccesso con uno strappo di carta assorbente e lasciare il tappetino al sole per farlo asciugare bene.

Foto | da Flickr di kaeru.my

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ultimo aggiornamento: 13-07-2014