È cosa abbastanza nota che le donne abbiano stipendi più bassi degli uomini. È una realtà difficile da digerire, ma come sappiamo la discriminazione di genere sul lavoro pensa moltissimo sulla realizzazione professionale del gentil sesso. Questa situazione, ovviamente, si riversa sulla vita delle donne a lungo termine: retribuzioni basse uguale contribuiti più bassi, che a loro volta determinano pensioni più basse.

Gli ultimi dati Istat dimostrano che più della metà delle donne prende meno di mille euro contro un terzo degli uomini. Dai dati forniti dall’istituto di statistica si può leggere una condizione di disagio davvero preoccupante: le donne, che sono quasi il 53 percento dei pensionati, percepiscono solo il 44 percento dei soldi erogati dall’Inps.

Per parlare di soldi e non di percentuali: il reddito pensionistico è mediamente pari a 19.395 euro per gli uomini e a 13.569 per le donne. Le disuguaglianze di genere sono più marcate nelle regioni del Nord: in queste regioni d’Italia, gli uomini percepiscono pensioni molto alte rispetto al resto del Paese. Dove sono più ricchi i pensionati maschi? In Liguria, seguita da Lazio, Lombardia e Veneto.

Una situazione davvero complessa, figlia del problema che abbiamo nominato all’origine: è ancora troppo evidente la differenza di retribuzione tra uomini e donne. Che sia la meritocrazia l’unico strumento per colmare il gap? Sicuramente può essere d’aiuto, se associato alla lotta all’evasione fiscale.

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ultimo aggiornamento: 01-08-2014