Gli anni scivolano via, veloci e inesorabili. La lotta contro il tempo, per alcune persone è quasi una malattia. Purtroppo è l’unico fenomeno che la scienza non è ancora stato in grado né di fermare né di rallentare. È davvero così brutto? Se guardiamo il famoso bicchiere mezzo pieno un “per fortuna” ci scappa. È meraviglioso prendere parte al ciclo della vita e assistere l’evoluzione nostra e di chi ci sta accanto. Si nasce, si cresce, si fanno esperienze e poi si può essere spettatori delle esperienze altrui, quelle dei nostri figli e dei nostri nipoti.

Certo, un piccolo prezzo c’è, ed è l’invecchiamento. La pelle che cede, l’aspetto che non è più fresco, gli acciacchi, più o meno intensi e la paura che tutto questo, seppur pesante e a volte faticoso, possa finire. Perché poi, anche se passiamo il nostro tempo a lamentarci e a volte abbiamo la sensazione di risalire i fiumi come i salmoni, è bellissimo. Come si supera tutto questo?

Sicuramente non con la chirurgia estetica, non con un abbigliamento poco consono e neanche chiedendo ai nostri figli o nipoti di chiamarci per nome per sentirci più giovani. Si supera con un po’ di lucidità. Tutti abbiamo paura di arrivare alla fine della vita, tutti non ci guardiamo allo specchio con orgoglio facendo il conto delle nostre rughe, ma fa parte della vita. La nostra società ci fa credere che la giovinezza sia elisir di felicità, che i vecchi sono solo noiosi e un ostacolo. Non è così. Dovremmo riscoprire la dignità di invecchiare.

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ultimo aggiornamento: 04-08-2014