La misandria non serve a nessuno, non ci farà ottenere più diritti, non creerà pari opportunità o quote rose senza una battaglia sociale. Anzi, probabilmente ci renderà ridicole agli occhi degli uomini. Sono sempre più numerose le femministe che si sono rese conto che l’ironia sia un’arma molto più efficace. L’odio non serve a nessuno, così come essere troppo rigide per accettare piccoli cambiamenti.

Ecco quindi donne che dicono di amare gli uomini (e i loro calzini sporchi), donne che hanno creato dei test per misurare i livelli di misandria, nel quale chiedono di tagliare una ciocca di capelli al proprio partner mentre dorme per annientare il suo potere da maschio privilegiato. C’è da dire che non esiste una donna che odia realmente gli uomini, almeno non a livello universale.

Si possono detestare alcuni aspetti del mondo maschile, ma è ora di guardare la realtà così com’è, con un pizzico di ironia e con tanta intelligenza. Le femministe dagli anni Settanta a oggi hanno fatto e ottenuto tanto. Forse negli ultimi anni, almeno in Italia, abbia fatto dei passi indietro: le nuove generazioni strumentalizzano con facilità il loro corpo non come arma di difesa, ma per ottenere un lavoro, dei soldi o accettazione sociale. Ecco così si alimenta il maschilismo. Per tutto questo, non è sufficiente il nostro cervello?

Ci sono quindi due posizioni molto diverse: le giovani che non si rendono conto dell’errore che stanno commettendo anche a livello sociale e le femministe integraliste. Sono tornate parole brutte come strega o bruciatrici di reggiseni. Superiamo questa dicotomia, lottiamo insieme senza etichette e pensando al futuro nostro e dei nostri figli.

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ultimo aggiornamento: 19-08-2014