Le molestie morali in famiglia sono sempre molto diffuse. Purtroppo alla radice di questo problema ci sono disturbi psichici gravi, difficili da diagnosticare e da individuare, quali la schizofrenia, la paranoia o la gelosia patologica. Tutte malattie che possono provocare violenza psicologica e fisica, che nei casi più gravi arrivano a sfociare anche in omicidi.

A farne le spese sono soprattutto le donne nel rapporto di coppia. Molti atteggiamenti assomigliano a ricatti (rimarrai sola, mi vendicherò, ti porterò via tutto, non vedrai più tuo figlio, ecc). Molte signore subiscono per paura, altre perché sono convinte che un raptus di follia nella vita possa anche capitare ma che non dovrebbe ripetersi (e invece…). C’è chi sta insieme per apparenza sociale, chi lo fa per questioni economiche, chi per cultura, perché pensa che comunque l’uomo sia padre e padrone, e chi invece per debolezza.

Un uomo che usa la violenza, malato o no, è un uomo che non ama. L’amore non è sofferenza, soprattutto non è sofferenza fisica. È importante metabolizzare questo concetto e farlo proprio. Le molestie morali hanno diversa natura, la manipolazione, per esempio, è tra queste. Fatevi quindi aiutare. Sono sempre più numerosi i centri antiviolenza. Se avete paura di rivolgervi direttamente potete chiamare oppure confidatevi con un’amica fidata o un parente.

È difficile mettere in discussione il proprio rapporto, scoperchiare il famoso vaso di Pandora, ma subire e accettare non possono essere le soluzioni. Con coraggio e convinzione si può avere una vita migliore, libere da qualsiasi forma di violenza.

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ultimo aggiornamento: 27-08-2014