Scegliere di non andare via, di non denunciare, di perdonare. Anche questa per alcune donne è la strada giusta. In questi giorni l’ hashtag #WhyIstayed (perché sono rimasta) negli Stati Uniti è stato letteralmente preso d’assalto. Numerose vittime di violenza domestica, quella inferta dal proprio coniuge o partner, si sono raccontate su twitter. Ha scritto il motivo per cui hanno deciso di non lasciare il proprio uomo, nonostante le botte, le umiliazioni.

Tutto nasce dalla storia di Ray Rice, il campione di football americano che ha massacrato di botte in ascensore la moglie Janay Palmer Rice (li potete vedere nella foto). Tutti ci aspettavamo una denuncia e un divorzio a molti zeri, e invece Janay ha scelto di non lasciare Ray, che ha perso il lavoro perché l’episodio è stato registrato dalle telecamere a circuito chiuso del casinò di Atlantic City. È stato diffuso l’8 settembre, ma la scena di violenza risale a molto tempo prima quando erano ancora una coppia di fidanzatini (sono sposati da marzo).

È stata questa storia a scatenare le donne, che forse complici – almeno una volta – nel dramma si sono pubblicamente esposte raccontando la loro esperienza personale. Se i social network possono trasformarsi in gruppi di auto-aiuto o di sostegno, ben venga la violenza però non deve essere tollerata. Per usare un proverbio, non è vero che “mal comune mezzo gaudio”. Bisogna denunciare, bisogna trovare la forza interiore per capire che nessuno merita di essere picchiato e che non esistono i raptus. È verificato che un uomo che alza le mani una volta, lo farà ancora e probabilmente ancora. Per fortuna è stato creato anche #WhyIleft (perché l’ho lasciato) e attorno a questo hashtag si sono raccolte le donne che sono state in grado di dire basta. Un esempio, per tutte.

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 11-09-2014