Il suo nome botanico è Syringa, accompagnato spesso da Vulgaris, che ne identifica la varietà più diffusa (quella bianca), eppure il lillà ha una sola specie ma può fregiarsi di avere almeno un altro paio di fratelli (S, Prestoniae e S. Hyacinthiflora) che completano la famiglia.

I fiori di lillà sono fra i più amati per abbellire i giardini, in quanto la loro colorazione pastellata che va dalle nuance glicine a quelle più rosate, unita alla loro artistica composizione a grappolo, sono virtù molto apprezzate per chi ha la passione per il giardinaggio e per la cura del proprio dehor.

Una cosa che va detta è che, a differenza di altre varietà floreali che si prestano più volentieri anche alla coltivazione in vaso, il lillà è una pianta che ha bisogno di spazio ma soprattutto di terreni profondi per crescere in tutto il suo splendore.

Per questa ragione se si desidera un arbusto alto e rigoglioso è bene che la pianticella acquistata in vivaio abbia le giuste condizioni per attecchire bene. Il terreno deve essere non arido o sassoso (in quest’ultimo caso bisogna eliminare le pietruzze prima della messa a dimora) e la posizione ideale della pianta è a mezz’ombra o pieno sole: l’ideale è che abbia almeno sei ore di luce quotidiana.

La coltivazione in vaso non è del tutto da escludersi, ma in questo caso è consigliato puntare sulle varietà nane, a cui vanno comunque dedicate più cure rispetto alle piante messe in piena terra. Se optate per questa strada ricordate comunque di invasarle in contenitori alti e fondi.

Piante di lillà - Syringa prestoniae

Parliamo di terra ideale. Come detto il lillà non ama i terreni “desertici”, ma a parte questo non ha particolari esigenze per la sua messa a dimora (si adatta bene anche in terreni leggermente calcarei). L’importante è che prima di trapiantarla si abbia la cura di bagnare e arricchire il terreno con del fertilizzante per permettere alla pianta di avere il giusto nutrimento.

Ottobre è il periodo ideale per mettere a dimora la pianta, visto che il lillà non ha particolare paura delle temperature basse o dei venti. Invece è buona cura proteggere il giovane arbusto da eventuali gelate, perciò si consiglia di coprirlo con tessuto-non tessuto in pieno inverno durante le nottate più fredde.

A livello di annaffiature si può calcolare di bagnare il terreno ogni 12-15 giorni con una decina di litri d’acqua. In autunno-inverno, con le fisiologiche piogge si può anche omettere questo passaggio, ricominciando le irrigazioni verso marzo aprile, eventualmente anche intensificandole con l’arrivo del caldo.

Piante di lillà - Syringa hyacinthiflora

Una cosa importante da sapere è che per dare più “spinta” alla pianta, è necessario che dopo ogni fioritura si taglino i rami più vecchi e i fiorellini morti, in modo che non succhino linfa vitale alla pianta madre.

In primavera e in autunno è bene prevedere anche una cura fertilizzante che tenga il lillà in salute e gli dia il giusto nutrimento per affrontare il cambio di stagione. Così facendo la pianta crescerà sana, forte e bellissima.

Gallery | da Flickr di blumenbiene; Miguel. (respenda); kroshka-uk

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ultimo aggiornamento: 24-10-2014