Amanda Knox è diventata una giornalista. La giovane 27enne americana, imputata in Italia l’omicidio dell’inglese Meredith Kercher, avvenuto nel 2007, lavora infatti come giornalista freelance presso un giornale di Seattle. I suoi articoli sono già apparsi sul settimanale West Seattle Weekly: Amanda Knox ha già recensito alcuni spettacoli teatrali, ma non sono mancati suoi interventi per raccontare storie di cronaca nera.

Proprio lei che è stata protagonista in Italia di uno dei delitti che hanno tenuto più con il fiato sospeso l’opinione pubblica, per il quale è stata condannata insieme a Raffaele Sollecito, pur continuando a dichiararsi innocente, ha iniziato una carriera da giornalista, dopo aver a lungo avuto a che fare con i media non solo italiani, dal momento che la storia è diventata di dominio pubblico anche in America, patria di Amanda, e in Inghilterra, patria della povera Meredith.

I primi articoli non riportano il suo nome, ma uno pseudonimo per preservare la sua privacy. Ma oggi, d’accordo con il direttore del settimanale, Patrick Robinson, Amanda Knox può firmare i pezzi con il suo vero nome. Proprio il direttore parla di un innegabile talento, per la giovane che dopo essere tornata negli States si è laureata proprio in scrittura creativa:

Lavora per lo più da casa e i suoi pezzi sono stati accolti con ottimi commenti. La scrittura di Amanda è luminosa, chiara e altamente qualificata.

E a chi chiede a Robinson qualcosa in merito alla richiesta di estradizione giunta dalla magistratura italiana per la condanna, l’uomo risponde:

L’abbiamo contattata per darle la possibilità di avere una vita normale.

Via | Skynews

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ultimo aggiornamento: 07-11-2014