La lavanda è una pianta aromatica apprezzata e amata in ogni parte del mondo. Oltre alle sue mille proprietà benefiche, alla distillazione del suo profumatissimo olio essenziale e agli impieghi in cucina, i suoi fiori sono anche una splendida decorazione sempreverde per giardini e balconi.

Anche se nell’immaginario collettivo la lavanda copre le classiche distese provenzali di ettari di terreno all’aperto, questo arbusto si presta bene anche ad essere coltivato in giardino ma anche in vaso. In questo modo si avranno meravigliose macchie di colore viola pastello ad impreziosire il dehor di qualsiasi metratura.

Una cosa importante da dire è che, sebbene la lavanda non abbia problemi a crescere in qualunque tipo di ambiente, è bene prevedere una visita in vivaio per farsi consigliare sulle specie più adatte al tipo di luogo in cui ci si trova. Di questa pianta infatti ne esistono almeno 40 tipi differenti, con esigenze diverse le une dalle altre.

Altra cosa importante: se non si è particolarmente avvezzi al giardinaggio e non si conosce bene la varietà, è preferibile acquistare piantine già preformate da mettere a dimora, evitando invece di seminarla. In questo modo si evitano gli eventuali problemi di germinazione e anche i lunghi tempi tecnici prima che spunti qualcosa.

Parliamo di terreno. Alla lavanda piacciono quelli leggermente alcalini e ben drenati, visto che è particolarmente sensibile alla marcescenza delle radici, perciò è bene provvedere a mescolare un buon terriccio argilloso con pari quantità di terreno torboso e scegliere un vaso forato per la messa a dimora.

Foderiamo la base del vaso con una spanna di argilla espansa, poi riempiamo con il mix di terra fatto in precedenza (se non ci sembrasse sufficientemente drenante aggiungiamo un po’ di sabbia o ciottolini di lava vulcanica, molto usati nel giardinaggio).

Inseriamo la pianticella nel terreno e versiamo altra terra per andare a pari con la zolla a cui sono aggrappate le radici della piantina. Dopo di che versiamo un po’ di materiale inerte sulla terra (la classica operazione di pacciamatura) che aiuta a mantenere il terreno alla giusta umidità e anche alla giusta temperatura.

In effetti la lavanda, per quanto sia un arbusto coriaceo, teme le gelate invernali e il freddo in generale, specie quando è giovane. Al contrario ama il sole, perciò è bene scegliere per lei una posizione privilegiata in balcone, dove abbia luce diretta per la maggior parte della giornata.

Per quanto riguarda le irrigazioni, la lavanda non necessita di molta acqua e in inverno potrebbe bastare bagnarla solo quando il terreno appare asciutto. Invece buona regola è prevedere di concimarla in primavera, per permetterle di avere il giusto nutrimento per crescere in tutta la sua bellezza.

Per la potatura, attendiamo la primavera per sfrondare la pianta e ripetiamo questa operazione circa una volta all’anno prima della nuova fioritura. Alleggeriamo la lavanda di non più di un terzo rispetto all’intera pianta per evitare di rovinarla. Poi godiamoci il magnifico profumo che i suoi meravigliosi steli sprigionano.

Foto | da Flickr di dierken

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ultimo aggiornamento: 13-11-2014