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21 novembre 2014 ore 15.50

Non si sono fatte attendere le polemiche in merito alle dichiarazioni di Alessandra Moretti, candidata del Partito Democratico contro Luca Zaia alle Elezioni Regionali del Veneto. La sua ricetta vincente per essere una donna politica, infatti, hanno attirato l’attenzione e le polemiche sono presto arrivate. Francesco Erspamer, professore di Lingue e letterature romanze e responsabile degli Italian Studies alla Harvard University, ha rilasciato su Facebook un lungo commento legato proprio all’intervista rilasciata da Alessandra Moretti sul Corriere.

Il professore si sofferma in particolare sul termine “ladylike” utilizzato dalla stessa donna politica, termine usato qualche anno fa da Todd Akin, il candidato repubblicano Usa tristemente famoso per le sue dichiarazioni sullo stupro legittimo. L’intervento di Francesco Erspamer è davvero molto interessante, anche perché ricorda che quel termine nella maggior parte delle volte è decisamente denigratorio.

Il professore ricorda poi che nell’intervista la candidata politica del Partito Democratico racconta fatti privati della sua vita che, a parte non interessare a nessuno, non servono assolutamente a nulla: e si chiede se si tratti semplicemente di un comportamento da narcisista o “un imbecille”, testuali parole del docente di Harvard, che certo non le manda a dire!

Ecco qui sotto l’intervento completo!

(p.c.)

Alessandra Moretti sa come vincere in politica: l’estetista una volta alla settimana e jogging con i figli

21 novembre 2014 ore 10.50

Alessandra Moretti sta letteralmente “eccitando” il mondo della comunicazione politica e il web a causa di una intervista concessa al Corriere.it a dir poco grottesca.

L’eurodeputata PD, infatti, è stata interpellata in qualità di futura candidata a Governatrice del Veneto, la sua regione, come sfidante della Sinistra contro Luca Zaia (primarie PD permettendo), e ha snocciolato una serie di dichiarazioni sul suo personale modo di intendere la politica e sulle critiche a proposito della eccessiva concentrazione di avvenenza femminile nella coalizione di Governo messa insieme dal premier Renzi.

La Moretti è considerata una delle più affascinanti donne italiane in politica, proprio come le ministre Boschi e Madia, e la cosa le piace talmente tanto da averlo candidamente espresso ribadendo, anzi, come proprio la cura della sua bellezza sia una delle sue principali occupazioni all’interno di una strategia di acquisizione dei consensi.

Bisogna essere “ladylike“, ha dichiarato nell’intervista. Fermiamoci un attimo ad analizzare il significato di questo termine inglese scelto dalla Moretti. Ladylike (letteralmente “alla maniera di una donna”, in modo femminile), secondo la bella deputata, significa “che deve piacere”, ergo si genera l’equivalenza donna=piacere, non esattamente un concetto rivoluzionario

L’era delle Rosy Bindi, sostene la Moretti, è tramontato, ora le ministre e le deputate di sinistra vincono perché sono, oltreché brave e preparate (a suo dire), anche belle e piacenti, con modi di fare soavi, un look raffinato e una femminilità che diventa valore aggiunto (vedi alla voce Boschi e Madia).

Insomma, sostiene la Moretti, non esiste alcuna incompatibilità tra il fascino e la capacità seduttiva delle donne e la loro credibilità in politica. Ed è a questo punto che l’intervista prende una piega a dir poco imbarazzante. La moretti si lascia andare e ci spiega come fa tenersi in forma, quanto ci tiene a vedersi sempre a posto, quanto si piace per i suoi begli occhi blu e il suo fisico perfetto.

Vado dall’estetista una volta alla settimana“, ci fa sapere. “Per fare cosa? Ma di tutto“. Dalle meches ella depilazione. “Mica posso presentarmi con i capelli bianchi e i peli“! Afferma con piglio sicuro, del resto, il ragionamento non fa una piega, nessuna donna potrebbe darle torto, se si pone la questione in questi termini.

La bella Alessandra, compagna del presentatore Massimo Giletti, non si limita a farsi coccolare nei Centri estetici, ma cura la linea facendo jogging ogni giorno con i figli, una vera wonder woman, a dir poco, che però combatte il modo di fra politica troppo “virilizzato” tanto in voga tra le deputate di sinistra qualche tempo fa.

Ma se qualcuno osasse fare degli arditi paragoni con le bellone del Centrodestra, ex ministre e consigliere regionali alla Nicole Minetti, la riposta è pronta: “Si trattava di ragazze messe lì senza avere le competenze per ricoprire certi incarichi“.

Le ministre e le deputate PD sono invece belle e brave, preparate e sexy. Come si fa a non votarle? Cara Alessandra, attenta agli autogoal: presentarsi bene e curare la propria femminilità è un comportamento normale per ogni donna qualunque mestiere faccia, non c’è bisogno di ribadirlo. Esibire una presunta superiorità da prima della classe – bella, brava, e sa pure cucinare – è solo irritante e presuntuoso.

Foto| via Pinterest

(p.p.)

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ultimo aggiornamento: 21-11-2014