L’agrifoglio (nome botanico Ilex aquifolium) è una bellissima pianta tipica del periodo invernale, stagione in cui le sue bacche rosso fuoco e le sue foglie verdi seghettate diventano protagoniste del Natale. Centrotavola, decorazioni artistiche e omaggi ad amici e parenti: l’agrifoglio, che tradizione vuole porti fortuna, diventa così simbolo gradito di feste serene.

Al contrario del vischio, altra pianta tradizionale delle festività dicembrine, l’agrifoglio si può facilmente coltivare in veranda o in giardino. Non necessita di grandi cure ed è piuttosto resistente al caldo e al freddo. Ecco quindi come curarlo al meglio per godere ogni anno della sua bellezza.

Una cosa che va detta è che solo le piante “femmine” producono le tanto amate bacche rosse. Perciò, quando si decide di iniziare la coltivazione dell’agrifoglio, è bene farsi consigliare da un vivaista sul tipo di arbusto da piantare in base alle proprie esigenze.

Il genere maschile e femminile infatti determina la presenza o meno dei frutti, ma la pianta ha in entrambi i casi una splendida fioritura. In particolare la femmina produce dei fiorellini completamente bianchi, mentre quelli del maschio hanno petali con l’estremità rosata.

Il tipo di terra preferito dalla pianta è ricco di humus e a pH acido. Perciò, sia che si decida di impiantarla in giardino, sia che la si voglia tenere in vaso (a patto che le si conceda un contenitore ampio!), è bene quindi crearle le condizioni di terreno ottimali.

Per quanto riguarda le irrigazioni bisogna dire che l’agrifoglio non ha bisogno di grandi quantità di acqua per vivere bene. Anzi, basta innaffiarne la base solo quando il terriccio che lo circonda ci appare asciutto.

Agrifoglio_pianta_maschile

In inverno potrebbero già bastare le fisiologiche piogge a tenere la pianta ben idratata, mentre in estate è preferibile tenere sotto controllo l’umidità del terreno ed eventualmente pacciamare la superficie circostante.

Il pacciame infatti aiuta a trattenere l’acqua quando le temperature sono più alte. Tuttavia, lo si può usare anche in inverno per mantenere il terreno ad una temperatura per quanto possibile costante, evitando così che le eventuali gelate possano far soffrire la base della pianta e le sue radici.

Per quanto riguarda la potatura è bene che sia il vivaista a darci le corrette informazioni in base al tipo di agrifoglio che abbiamo. Ci sono infatti alcune varietà che esigono una sfrondatura due volte l’anno e altre per cui invece è del tutto sconsigliata (come ad esempio per l’agrifoglio cinese).

Come regola generale si tenga presente che foglie e rami morti vanno sempre recisi, mentre sempre il caro amico vivaista potrà consigliarci come potare i cespugli per far si che mantengano una forma perfetta e ordinata senza che la pianta sia danneggiata.

Foto | da Flickr di jack berry; The Galusha’s

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ultimo aggiornamento: 04-12-2014