La parità di genere si impara da piccolini. Anche attraverso il gioco, modo con il quale tutti i bambini apprendono le regole sociali, le regole di comportamento e imparano a conoscere il mondo. Ha ancora senso parlare di “giocattoli di genere”? Sono ancora sensate le distinzioni tra giochi per femminucce e giochi per maschietti? Purtroppo le distinzioni sono ancora molto nette e sin dalla prima infanzia, con giochi azzurri per i neonati e giochi rosa per le neonate.

Ma le differenze, che non fanno altro che inculcare nella mente dei bambini non la parità di genere ma la differenziazione, sono molto più evidenti quando i bambini crescono: nei negozi di giocattoli c’è una netta separazione tra i giochi per lui e i giochi per lei, proposti in reparti diversi che spesso sono allestiti in maniera differente. Così la divisione è ancora più evidente e nella mente dei bambini cresce il sentimento di disparità di genere, piuttosto che di parità.

In realtà nella mente dei bambini questa differenziazione non esiste: e lo dice una “ex bambina” che non voleva bambole, ma solo macchinine. Per i bambini non esistono differenze di questo tipo, piuttosto siamo noi adulti che, man mano che crescono, facciamo nascere in loro questa separazione dei giochi, che non dovrebbe assolutamente esistere. Anche perché spesso attraverso la disparità di genere che passa attraverso i giochi passano anche brutti messaggi: perché i giochi che imitano gli strumenti per la cura della casa devono essere classificati per le bambine? E perché trenini, macchinine e affini devono essere proposti solo ai maschietti? Forse i bambini non faranno le pulizie di casa in futuro? E le bambine non guideranno auto o non potranno diventare macchiniste?

Come potete notare, si tratta di brutti esempi e di preconcetti che siamo noi adulti a instillare nella loro mente, anche perché da mamma di una bimba di 4 anni vi posso garantire che loro non sentono questa distinzione (tanto che a chi le fa notare che il gokart è da maschietti o il calcio non è cosa da bambine, lei controbatte a tono…).

Questo Natale, cerchiamo di fare qualcosa di importante per la lotta per la parità di genere: insegniamo ai nostri bambini che non esistono giochi “da femmine” e giochi “da maschi”. Esistono solo giochi, che tutti possiamo utilizzare e che è bene condividere. E’ un bel dono da fare ai nostri cuccioli!

Via | Theconversation

Foto | da Flickr di brwynn

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ultimo aggiornamento: 11-12-2014