Che fra suocere e nuore regni sempre un po’ di tensione è un cliché che rispecchia un’atavica storia dei rapporti famigliari. Sebbene al giorno d’oggi le madri dei figli maschi siano meno apprensive e più di manica larga nei confronti della libertà dei propri pargoli, è ancora vero che per molte si genera il più classico dei groppi in gola a vedere il loro bambino cresciuto e felicemente accompagnato.

Per tale ragione i momenti comunitari diventano spesso occasione non per sotterrare l’ascia di guerra con la nuora, ma anzi per far fiorire un reciproco disappunto. Al contrario, in caso di pranzi e cene di famiglia dove tutti vogliono stare insieme serenamente, certi comportamenti andrebbero evitati. E se i suoceri infieriscono, è bene sapere come schivare i colpi.

Visto che siamo a Natale e che i convivi con i parenti sono all’ordine del giorno, respiriamo a fondo e torniamo zen. In più aiutiamoci con 5 consigli per sopravvivere al pranzo del 25 senza stress e tornare a casa col sorriso, mano nella mano col nostro partner.

  1. Pensare alla temporaneità del momento – Un pranzo natalizio dura solitamente qualche ora, ma nella peggiore delle ipotesi non sfora le quasi mai le 3 ore (comprensive di caffè, dolce e bicchiere della staffa). Vale quindi la pena caricarsi di ansia già giorni prima dell’evento? Impariamo a vivere il qui ed ora, pensando semmai al lato positivo, ossia che avremo la serata libera e tranquilla.
  2. Ricordarci che lui ha scelto noi – Il confronto con la mamma del nostro lui è sempre difficile, visto il rapporto viscerale che lega madre e figlio. Ma sebbene lei sia appiccicosa e invadente, è anche vero che suo figlio ha scelto di stare con noi lasciando il nido materno. Ricordarcelo servirà a non cedere alle insicurezze e a fare grandi sorrisi durante le conversazioni in casa.
  3. Ricordarci che la cucina non è tutto – Uno degli stress più grandi per una donna è interiorizzare il fatto di non essere brava in cucina come la madre del proprio partner. A parte che questo non è mica sempre vero, vale la pena godersi i manicaretti di mammà a cuor leggero se è lei che cucina (brava, ma chissà quante altre cose sappiamo fare meglio noi) e invece impiattare orgogliosamente le pietanze fatte con le nostre mani se il pranzo è a casa nostra. Se può farci stare più serene scegliamo di fare cose diverse dal solito menù della suocera: mettendo in scena i nostri piatti forti non rischiamo confronti e possiamo stare tranquille.
  4. L’arma segreta: i figli – Se abbiamo dei bambini è bene sapere che nostra suocera, anche qualora fosse la donna più arcigna del mondo, avrà sempre un buon motivo per non odiarci. Anzi, più vedrà amore e dedizione da parte nostra nei confronti dei piccoli, più si intenerirà e sarà portata a concedere tregua. I nostri figli saranno i migliori complici per un sereno pranzo in famiglia.
  5. Imparare a gestire la conversazione – Se quello di cui abbiamo paura a tavola sono domande imbarazzanti a cui non sappiamo che risposte dare, inutile caricarsi di tensione perché temiamo le conseguenze. Molto meglio partire col piede giusto e prepararsi qualche argomento per intavolare e gestire correttamente ogni discussione, affidando al partner il compito di seguirle se noi ci allontaniamo un attimo da tavola. Stiamo pur certe che lui sarà lieto di farlo, pur di evitare guerre fredde in casa davvero poco piacevoli.

Ultimo consiglio di Pinkblog: cerchiamo di avere pazienza per quanto possibile e se abbiamo una cognata gentile cerchiamo di tirarla dalla nostra parte. Si sa, quando lei diventa nostra alleata, i rapporti famigliari diventano molto più semplici.

Foto | da Flickr di MsSaraKelly

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ultimo aggiornamento: 23-12-2014