Molto spesso si crede che una donna sia meno flessibile di un uomo. Il pregiudizio dipende proprio dallo status di donna, vista come sempre come incubatrice con le gambe pronta a sfornare figli appena l’orologio biologico si mette a suonare e poi come mamma che dà la precedenza ai figli. Ora entrambi gli stereotipo andrebbero rivisti. È vero, abbiamo la gran fortuna di poter avere bambini: la natura ci ha fatto così. Questo però non toglie nulla alle nostre abilità professionali, anzi se possibile le perfezione.

Concepire un bambino, portarlo dentro nove mesi con tutto quello che vuol dire non è una cosa così banale. Nessuno sta parlando della gioia della maternità e delle emozione, ma di tutti i disturbi anche lievi che occorre affrontare: dalle nausee mattutine alle continuo stimolo di fare pipì, vogliamo poi parlare della fatica di stare sia in piedi sia seduti? Le donne affrontano anche il ciclo, altra fonte di luoghi comuni. Alcune lo vivono senza problemi, altre invece hanno dolori, sbalzi di pressione, mal di testa, crampi, ecc. poi arriva il momento della menopausa, anche qui gli ormoni ci mettono a KO.

Le donne però ci sono sempre. Lavorano senza sosta in casa e fuori. Sono manager della famiglia, amministrano marito e figli, spesso gestiscono la cassa e se sono fortunate fanno anche carriera. Questa si chiama flessibilità e capacità di organizzazione. E non è tutto, perché sanno gestire più cose contemporaneamente. Pensiamo alla formula home office, per noi signore è una vera fregatura. Difficile stare a casa e fare un lavoro solo: si prepara il pranzo per i figli, si fa andare la lavatrice o si stende e se manca qualcosa si corre a recuperarla. Come la chiamate? Sfidiamo un uomo a far lo stesso e poi se volete, parliamo di flessibilità maschile.

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ultimo aggiornamento: 31-12-2014