In amore e amicizia, accettiamo la cosa, serve sempre molta cura, delicatezza e pazienza. Soprattutto se l’amica di turno, adorabile e con cui ci troviamo bene, abbraccia filosofie diverse dalle nostre. No, non parliamo né di politica né tantomeno di religione, ma della meravigliosa tendenza a non consumare prodotti di origine animale. Un trend che, vuoi per salute e vuoi per etica, è sempre di più in ascesa.

Rispetto alla semplice vegetariana, l’amica vegana non mangia latticini e uova, ha rinunciato da tempo ad acquistare abbigliamento in pelle, lana e seta per evitare l’uccisione, la tortura o l’allevamento intensivo degli animali, ama la Peta, guarda con sospetto i cosmetici e fa scorrere le loro liste per capire se al loro interno ci siano o meno coloranti animali e lanolina.

Si, la sua vita è certamente più impegnativa della nostra, ma la sua dedizione verso le creature le fa bene al cuore e al fisico, oltre che essere un gesto meraviglioso nei confronti del pianeta. Mettiamoci perciò l’anima in pace, rispettiamola e accettiamo che, per quanto bene ci voglia, mai potrà farsi piacere queste 5 cose.

  1. La grigliata in spiaggia – Ammesso che non sia una grigliata a base di verdure, difficilmente potremo invitare la nostra amica vegana a una serata mangereccia in spiaggia. O meglio, lei magari verrebbe anche, ma non stupiamoci se la vediamo lontana dalla griglia, dai suoi odori molesti e da chi addenta con foga costolette e spiedini.
  2. Una seduta dal parrucchiere – L’amica vegan sa sempre dove andare per sistemarsi i capelli e sa anche eventualmente quali prodotti portare al coiffeur qualora lui non fosse sufficientemente green. Evitiamo di metterla in crisi proponendole una seduta nei saloni di bellezza comuni, perché fra lacche che rovinano l’ozono e cosmetici testati su animali potrebbe scappare a gambe levate.
  3. Acquisti o regali in pelle e pelliccia – Inutile anche dirlo, se si vuole fare un torto ad una persona vegana basta regalarle articoli in pelle o pelliccia o anche chiederle aiuto per scegliere un capo fatto in questi materiali. Poco conta se sono griffati e trendy, lei odierà la multinazionale che c’è dietro il marchio, colpevole di inquinare il suolo e di non avere rispetto per la vita degli animali.
  4. La cena con tagliere misto – Dimentichiamoci anche una cena frugale a base di formaggi e salumi misti. Se vogliamo stupirla con il finger food o con un aperitivo rinforzato, scegliamo piuttosto cous cous di verdure miste e una versione vegana dei taglieri grazie a prodotti a base di seitan e tofu.
  5. Acquisto di prodotti non cruelty-free – Che sia cibo, cosmesi, abbigliamento e persino prodotti di farmacia, portarsi dietro un’amica vegana che dia supporto nelle compere è sempre pericoloso. Se una cosa non ha il marchio cruelty-free prepariamoci a severe bocciature. Ma in fondo ha ragione lei, essere integerrimi e non concedere sconti in questo caso fa bene a tutti. Anche a noi.

Foto | da Flickr di david-shankbone

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ultimo aggiornamento: 28-01-2015