L’autostima femminile è un po’ come un’altalena: vive di alti e bassi. Purtroppo per alcune signore sono di più i bassi degli alti e questo dipende da una forma di insicurezza caratteriale e culturale grave. Nella nostra società le donne tendono già a essere le numero 2. Passano la loro vita a dimostrare quanto sono brave, con la paura di fallire o di essere riprese anche per il motivo più sciocco. Si chiama ansia da prestazione.

Come si combatte? Purtroppo con l’età. Invecchiare forse non è una bella prospettiva per molte persone, ma è un privilegio che ci permette di guardarci allo specchio con più clemenza. Possiamo fare dei bilanci, analizzare ciò che è stato fatto bene e ciò invece che dobbiamo migliorare, senza paura di sbagliare.

Essere orgogliose di quello che abbiamo non vuol dire giocare a ribasso, ma avere consapevolezza di sé. Non si può vivere di corsa spostando l’astina dei desideri avanti di un metro tutti i giorni. Impariamo ad arrivare al goal e gioirne. Maturiamo il concetto di soddisfazione e freghiamocene (letteralmente) del giudizio degli altri. Deve essere ovviamente di stimolo per fare bene, ma non può essere una sorta di gogna. Il consiglio, tra l’altro, è quello di sviluppare una sorta di selezione: insomma non tutte le persone sono “degne” di condizionarci la vita…

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ultimo aggiornamento: 29-01-2015