Le donne di oggi hanno tanti difetti, agli occhi dei più retrogradi. Il primo? Sono colpevoli di decidere, di scegliere che cosa desiderano, di gestire la loro vita e anche di rifiutare un uomo. Non sia mai. La società ha fatto grandi passi in avanti, in Italia il suffragio universale c’è ormai da qualche annetto (1946 prima chiamata alle urne) e da allora sono stanti conquistati tanti diritti: dal divorzio all’aborto, è stato abrogato il delitto d’onore. Eppure una donna che decide è sempre una donna fastidiosa, che certe situazioni (violenti) se le va a cercare.

Non a caso dal 2000 a oggi sono state uccise più di 300 donne per aver lasciato il compagno e quasi la metà nei primi 3 mesi di separazione. Questi sono chiamati ‘femminicidi del possesso’ e sono causato dalla decisione della vittima, ovvero la donna, di uscire da una relazione di coppia. Ma non vengono uccise solo le compagne anche le madri. A causa della crisi sono in aumento i matricidi, spesso compiuti per soldi o per una esasperazione dei rapporti derivanti da convivenze imposte dalla necessità: sono 23 le mamme uccise nell’ultimo anno.

L’uomo reagisce così, non sempre, ma come ci mostrano i dati, spesso. Ma le stesse donne puntano il dito verso le decisioniste: sono fastidiose, sono un esempio di libertà da non esportare. Care mamme, mi rivolgo a voi, perché voi state crescendo il futuro della società, perché solo voi potete eliminare il pregiudizio e crescere persone sagge e rispettose. Educate i vostri figli al rispetto dell’essere umano: maschi e femmine, sono diversi ma hanno uguali diritti.

Via | Ansa

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ultimo aggiornamento: 05-02-2015