Acquistare autostima non è un meccanismo automatico, non bastano pochi esercizi o continuare a ripetersi che si è brave e belle. È un processo lento e di maturazione, bisogna prima di tutto convincersi dei propri talenti. Le donne insicure, in realtà le persone insicure in generale, sono pericolose perché fanno fatica ad andare fino in fondo, si fermano sempre a un passo dalla mete. Sono quelle che sulla corsia di sorpasso frenano o che si tirano indietro quando i giochi sono fatti.

Un briciolo di insicurezza ci vuole, serve a guardarsi allo specchio in modo critico e a cercare di migliorarsi, ma non bisogna esagerare. Come fare? Prima di tutto bisogna identificare degli obiettivi e lavorare per raggiungerli: dillo a tutti. Per fare un esempio pratico: vuoi laurearti in medicina. Fallo sapere e impegnati per raggiungere il risultato. La pubblica sconfitta è più umiliante.

Quando poi hai conquistato la laurea, impara a esserne fiera e orgogliosa. Sei stata bravissima, ripetitelo. Ora però non ti devi fermare: c’è la specializzazione. Hai paura di non farcela? È umano, persevera. Cadere e fallire è umano, fa parte del percorso. Ciò che conta è raggiungere il proprio risultato. Ricordati poi che ognuno di noi ha più di una seconda opportunità. Ciò vuol dire che i treni non vanno persi, ma dovesse mai succedere: tranquilla, nel tuo futuro c’è un’altra situazione fortuna che ti aspetta. L’autostima si coltiva anche curando il proprio aspetto e praticando uno sport con un po’ di competizione: non deve essere per forza con gli altri, anche con se stessi (come la corsa).

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ultimo aggiornamento: 05-02-2015